La presentazione avvenuta ieri a Londra della tappa a cronometro in Toscana del Giro d’Italia 2016, è stata l’occasione di scoprire nuovi dettagli sul percorso ma anche sui protagonisti della prossima edizione della corsa rosa. Le notizie essenziali sono due: la prima è che non ci sarà la cronosquadre ma tre prove contro il tempo individuali. La seconda notizia è che contrariamente alle voci pessimistiche che circolavano da qualche tempo, ci sarà un cast di tutto rispetto, con Nibali e molti altri corridori di primissimo piano.

Tre crono, ma percorso equilibrato

Il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni ha parlato a Londra di come sarà la prossima edizione. Niente cronosquadre, ma tre cronometro individuali. La prima sarà quella inaugurale in Olanda, una decina di chilometri per assegnare la prima maglia rosa. La seconda sarà quella presentata ieri, la crono di 40 km sui saliscendi del Chianti. La terza sarà una cronoscalata di circa 20 km, quasi certamente all’Alpe di Siusi come già anticipato da tempo.

Ma non sarà un Giro d’Italia per specialisti delle crono, perché si tratta di prove molto tecniche, e perché le montagne non mancheranno. Vegni ha anche ribadito la volontà di creare un Giro d’Italia equilibrato, che appassioni ed abbia motivi di interesse dall’inizio alla fine, sulla falsariga di quello di quest’anno.

Nibali e non solo

Se il nome di Vincenzo Nibali era già stato segnato tra i partecipanti al Giro d’Italia 2016, il problema finora sembrava semmai trovare degli avversari di alto livello per il campione della Astana. Il direttore Vegni ha spazzato via il pessimismo di chi pensava ad un Giro di livello mediocre per i partecipanti, ad esclusione di Nibali.

Le presenze di Mikel Landa, alla guida della Sky, e di Joaquim Rodriguez in Katusha, sembrano già cosa fatta. Certa anche la presenza di Rigoberto Uran, già due volte secondo al Giro d’Italia, e potrebbe esserci anche il podio completo del Tour vinto da Nibali, con i francesi Peraud e Pinot. Ma la notizia grossa è che potrebbe tornare al Giro d’Italia 2016 Nairo Quintana.

“E’ una possibilità, un work in progress” ha rivelato Vegni.

Quanto ai campioni da vittoria di tappa il nome grosso che potrebbe arrivare in Italia è quello di Fabian Cancellara, che avrebbe una prima parte di Giro molto adatta alle sue caratteristiche per cercare finalmente di indossare quella maglia rosa che è uno dei pochi allori ancora assenti dalla sua bacheca.