Quattordici milioni di dollari: questa la differenza tra la richiesta di Thompson e l'offerta dei Cavs per il rinnovo contrattuale dell'ala grande, secondo Brian Windhorst di 'Espn.com'. L'agente Rich Paul (lo stesso di Lebron James) ha reso note le richieste del proprio assistito, un quinquennale da 94 milioni di dollari, mentre la dirigenza di Cleveland si è fermata ad 80 milioni, sempre in 5 anni. Cifra che Thompson non vuole accettare, per cui è sempre più in dubbio la permanenza dell'ala grande alla corte di Lebron James, che pure si è speso parecchio per la conferma dell'ala grande nel roster dei Cavs.
Per i Cavs si tratta di una cifra di mercato
Il front office dei Cleveland Cavaliers non vuole smuoversi da quelle cifre perché per loro si tratta dello stesso stipendio offerto dalle altre franchigie per i propri 'big men' in questa fase di mercato. Come ricorda lo stesso Windhorst, infatti, 16 milioni all'anno è la cifra pattuita tra Draymond Green ed i Golden State Warriors e tra il lituano Valanciunas ed i Toronto Raptors. Thompson ne chiede, invece, quasi 19 all'anno, convinto di poter spuntare un'offerta migliore nella prossima stagione, quando il salary cap delle franchigie subirà un ritocco verso l'alto. Per questo, la volontà dell'ala grande è quella di firmare solo per un anno con Cleveland e poi sondare la free agency al termine della prossima stagione.
Molti lunghi a Cleveland
Ma c'è anche chi sospetta che dietro alle eccessive richieste di Thompson ci sia soprattutto il timore per i molti lunghi presenti nel roster dei Cleveland. Nella scorsa stagione Thompson ha trovato molti minuti anche per i tanti infortuni che hanno investito la squadra di Lebron James: l'assenza di Varejao, Mozgov e Kevin Love ha agevolato l'ascesa dell'ala grande, che è stato comunque bravo a farsi trovare pronto.
Con il rientro in squadra dei 3 e l'acquisto di Kaun (vecchia conoscenza di coach Blatt), la paura di Thompson è quella di non riuscire ad essere impiegato con continuità a causa dell'eccessiva concorrenza nel ruolo e quindi scendere nelle gerarchie del coach. Un anno di contratto permetterebbe all'ala grande di verificare il suo impiego, per poi decidere se rifirmare un nuovo contratto con i Cavs oppure cercare fortuna altrove.
Fino a qualche giorno fa Lebron James si era molto speso per la riconferma di Thompson in squadra, ma in queste ore sembra essersi messo un po' in disparte e questo, per alcuni, è un segnale dello scarso ottimismo che il giocatore simbolo di Cleveland ripone nell'esito positivo della trattativa.