A quanto pare, non è servito tantissimo l'impegno di Lebron James per convincere i dirigenti dei Cavs della necessità di rinnovare il contratto di Tristan Thompson. La dirigenza dei Cleveland Cavaliers, infatti, non vuole accettare le richieste dell'agente dell'ala grande, che in accordo con il suo assistito chiede una lunga estensione del contratto al massimo salariale. Le 2 parti avevano già provato a trovare un accordo qualche settimana fa, con il front office dei Cavs pronto a garantire 80 milioni di dollari a Thompson in un quinquennio. Cifra ritenuta troppo bassa dall'entourage del canadese, che ora vuole guardarsi intorno alla ricerca del massimo.

L'importanza di Thompson a Cleveland

L'ala grande è ritenuta un elemento fondamentale da Lebron James per l'ascesa al titolo dei Cavs: lo stesso LBJ si era speso mediaticamente nell'esporre l'importanza di Thompson per la franchigia. Il 24enne canadese nell'ultima stagione ha giocato 82 gare, chiudendo con una media di 8.5 punti ed 8 rimbalzi, rivelandosi un atleta solidissimo sotto canestro, capace di una grande intensità difensiva e costante presenza a rimbalzo. Ma, come si legge sul 'Larry Brown Sports', dove viene riportata anche la notizia in questione riprendendola da Ric Bucher di 'Bleacher Report', Thompson al momento è più un ottimo giocatore nel suo ruolo, ma non ancora un All-Star e difficilmente potrà ambire al massimo in questa situazione.

Toronto alla finestra e il piano B di Thompson

Da tempo la franchigia canadese segue con interesse l'evolversi della situazione del proprio connazionale e l'agente di Thompson, forte di ciò, prova a mettere in atto il 'piano B': un contratto di un solo anno con i Cleveland, per poi ambire al massimo salariale con i Toronto Raptors.

Una scelta strategica che però non tiene in considerazione il fatto che i canadesi hanno già in essere 3 contratti molto dispendiosi (quello di Lowry, quello appena rinnovato con Valanciunas e quello del nuovo acquisto Carroll) e sono alla finestra anche per il francese Nicholas Batum e per il giovane Wiggins appena questi arriveranno alla scadenza dei contratti che li legano alle rispettive franchigie.

Con tali impegni economici, neanche i Raptors dovrebbero riuscire a soddisfare le richieste di Thompson, a meno che Lebron James non intervenga nuovamente nella questione, stavolta non con la dirigenza dei Cavs, ma con lo stesso atleta canadese, convincendolo a ridurre le proprie pretese pur di continuare a giocare nei Cleveland per ottenere l'anello di campione NBA.