E' il belga Jan Bakelants (AG2R La Mondiale) a vincere il Giro dell'Emilia 2015 con una bella azione che anticipa il gruppo dei migliori insieme all'ottimo Andrea Fedi (Southeast) e allo spagnolo Ángel Madrazo (Caja Rural), che guadagnano rispettivamente la seconda e la terza piazza del podio. Per il ventinovenne è la seconda vittoria in pochi giorni sulle strade italiane, visto il recente successo al Gran Piemonte dove aveva anticipato Trentin e Colbrelli.

La corsa

La classica della CS Emilia, che prevede ben cinque passaggi sul ripidissimo Colle della Guardia, dove sorge il Santuario di San Luca, viene resa ancora più dura da una pioggia battente.

La prima azione è una pococonvinta fuga da lontano di Marco Frapporti (Androni) e Jean-Marc Bideau (Bretagne), a cui segueilcontropiede dei già citati Fedi e Madrazo accompagnati da Antonio Nibali (Nippo) - fratello del più noto Vincenzo-, che però devepresto rialzarsi dopo aver perso le ruote dei due compagni di fuga. Vista l'azione convinta dei due fuggitivi, scattati al primo passaggio sul colle, a prendere in mano la corsa èl'AG2R, oggi impeccabile quanto a tattica, che può così contenerel'azione e ha mandare all'attacco ai -25 proprioJan Bakelants, conscia di avere ancora Domenico Pozzovivo nel gruppo dei migliori nel caso l'azione non fosse andata in porto. Il belga invece è bravo a gestire bene le forze e riportarsi sul duo di testa intorno ai -10, ovvero sul penultimo dei cinque passaggi sul San Luca: dopo un primo forcing del già vincitore di una Liegi-Bastogne -Liegi U-23 sul finale della salita, i due compagni di fuga rientrano sulla discesa, ma non cessano la collaborazione visto il forcing del gruppo dei migliori.

Edoardo Zardini (Bardiani) infatti sta facendo un ottimo lavoro per il suo capitano Manuel Bongiorno,portando lo svantaggio da più di un minuto ai 36'' dell'attacco dell'ultima salita. A questo punto da dietro cominciano gli scatti: ad aprire le danze è Franco Pellizzotti (Androni), a cui si accodano presto Damiano Cunego (Nippo), Jan Polanc (Lampre), Mauro Finetto (Southeast) ed Eduard Prades (Caja Rural), fresco vincitore della Coppa Sabatini.

Lo scatto decisivo è però quello che Bakelants piazza a 800 metri dal traguardo, sfruttando tutta la sua capacità di passista e portandosi solo al traguardo: un piccolo capolavoro in una classica che seppur con una starting list non certo stellare (i migliori si stanno infatti dedicando al Tour di Abu Dhabi, ennesimo carrozzone UCI ma fonte certa di petroldollari) resta una corsa di grande valore per il calendario italiano.

Un'altravittoria preziosa in pochi giorni per chi come Bakelandts ha unpalmarès con poche vittorie rispetto alle sue capacità. Dietro a Fedi e Madrazo -a 12'' dal vincitore- si piazza un ottimo Damiano Cunego, capace di staccare tutti gli avversari del gruppetto dei migliori, ma oggi senza una squadra che lo aiutasse a chiudere sui fuggitivi: squadra della quale - c'è da dirlo - quasi mai fino ad ora era stato in grado di ripagare la fiducia. Seguono Pardes, Polanc, Pellizzotti, Finetto, Zardini (il cui capitano Bongiorno è svanito nel finale) e l'eritreo Kudus.