Nello sport ci sono campioni che rimarranno leggende a prescindere da tutto, anche da gesti che rischiano di far perdere la grande reputazione acquisita dopo anni di vittorie e stratosferiche imprese che nessuno mai, forse, riuscirà ad eguagliare. Il calcetto dato da Valentino Rossi a Marquez durante il gran premio della Malesia molto probabilmente farà perdere il mondiale al Dottore, ma comprometterà una carriera a dir poco fantastica? Sicuramente no. D'altronde basta guardarsi indietro per scoprire che la storia sportiva ha visto altri campioni illustri lasciarsi andare a gesti impensabili dovuti alla frustrazione e alla tensione del momento.

La Spinta di Schumacher a Villeneuve

Tantiricorderanno, ad esempio, la spinta di Schumacher data a Jacques Villeneuve in occasione dell’ultima gara che avrebbe assegnato il titolo piloti di Formula Unodel 1997. Era il 26 Ottobre e si correva il Gran Premio d’Europa a Jerez de la Frontera, in Spagna. In quella gara Michael Schumacher arrivò con un punto in più nei confronti del pilota della Williams che però sembrava avere una marcia in più rispetto al tedesco. Ad un certo punto il campione della Ferrari, forse ormai frustrato dalla pressione dell’avversario, decise di provare a spingere Villeneuve fuori pista dicendo così addio al mondiale.

La testata di Zidane

Passano quasi dieci anni ed ecco che un altro campione illustre ci ricasca: siamo alla finale mondiale Fifa 2006 a Berlino, di fronte Italia e Francia si contendono la coppa più ambita.

La partita è in costante equilibrio, tanto che i 90 minuti non bastano a decretare la squadra campione del mondo: ma al 98esimo accade l’impensabile. Le immagini vanno su Marco Materazzi a terra dolorante che urla di essere stato colpito allo stomaco, ma nessuno si era è accolto di nulla; quando arriva il replay la visione è sorprendente, tutto il mondo assiste alla testata data dal simbolo francese, Zinedine Zidane, ai danni del difensore azzurro.

Quando l’arbitro espelle Zizù, l’immagine di uno dei migliori calciatori di sempre che si dirige negli spogliatoi lasciandosi alle spalle la coppa del mondo diventano emblematiche, segno di una disfatta imminente.

Insomma, Valentino Rossi come Michael Schumacher e come Zinedine Zidane, tre leggende dello sport, campioni anche nella vita, che però possono perdere le staffe per un niente perché, in fondo, sono esseri umani.