Che Bradley Wiggins non sia un campione come tutti gli altri lo si era capito dalla capacità di reinventarsi, di stupire con sfide nuove in un’epoca in cui il ciclismo è sempre più convenzionale e standardizzato. Wiggins ha saputo passare dalla pista al Tour de France alla Roubaix, al record dell’ora. Confronti in antitesi tra di loro, che nessun altro ha saputo replicare. La particolarissima carriera di Wiggins nasce prima di tutto da una passione vera per la bicicletta, e la sua collezione di bici d’epoca ne è la più tangibile testimonianza.

Wiggins, un museo del ciclismo

Bradley Wiggins sta raccogliendo materiale su materiale: bici, telai, gruppi, ruote. “Adoro andare in bicicletta” ammette Wiggins “mi piace soprattutto il periodo tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta, in qualche modo mi ha ispirato”. Il campione sta acquisendo continuamente nuovi pezzi per la sua collezione, anche se finora sta soprattutto accumulando telai e parti varie senza riuscire a costruire le bici complete: “Un sacco di roba l’ho trovata su Ebay, poi da un negozio locale.

Ora ho una montagna di materiale ma non trovo il tempo di costruire il tutto”. Questa collezione da lavori in corso, che manifesta tutta la sua passione per la storia del ciclismo, è motivo di orgoglio per Wiggins, che posta ogni nuovo acquisto sui suoi canali social.

Le bici di Indurain e Ballerini

Wiggins è riuscito ad acquisire molti pezzi straordinari.

Il campione britannico ha una predilezione per Miguel Indurain: “Ho una sua bici da cronometro del 1992, ci ha vinto una tappa del Giro di Romandia. Ho altre due bici di Indurain, alcuni suoi telai prototipo che non sono mai stati usati. La roba di Indurain è molto importante per me”. Un’altra predilezione di Wiggins è per un modello di Ernesto Colnago che occupa un posto speciale nella storia del ciclismo: “Ho uno dei primi Colnago C40S, quello che Franco Ballerini ha usato per vincere la Parigi Roubaix nel 1995. È probabilmente la mia bici preferita. Ho un telaio comprato su Ebay ma non ho ancora assemblato la bicicletta. Non ci ho mai pedalato, ma solo a vederla è la mia bici preferita”.