In una lunga intervista concessa al Guardian, Alberto Contador ha ripercorso la sua ormai leggendaria carriera e dato uno sguardo al futuro. Il campione spagnolo ha soprattutto rivendicato con forza le vittorie del Tour de France 2010 e del Giro d’Italia 2011, ottenute sulla strada ma poi cancellate dalla discussa squalifica per la positività al clembuterolo. “Quelle vittorie restano mie” ha sentenziato Contador.

Nessun dubbio: nove grandi giri

Contador ha sempre tenuto a cuore questo argomento, quelle vittorie cancellate in realtà restano sue. “Non c’è dubbio, ho vinto nove grandi giri” ha ribadito una volta di più Contador nell’intervista “Ho vinto entrambe quelle corse in modo pulito ed onesto, solo con il lavoro e il sacrificio”.

Nel Tour de France 2010 Contador risultò positivo al clembuterolo, forse assunto a causa di una contaminazione alimentare.Dopo una lunga controversia, il campione spagnolo fu privato di quel successo, passato ad Andy Schleck, e squalificato per due anni. Ma nel frattempo Contador aveva potuto continuare a correre e vincere, conquistando la maglia rosa del Giro d’Italia 2011, un altro successo poi cancellato. Ufficialmente il palmares di Contador rimane a sette grandi giri.

La malattia e il futuro

Contador ha parlato a lungo della malattia che gli ha fatto vedere la morte in faccia nel 2004, dopo una caduta alla Vuelta Asturie. “Sono stato fortunato, se quella caduta fosse successa in allenamento sarei morto.

Dopo cinque giorni ho avuto un’altra crisi, in ospedale sono rimasto incosciente per tre ore e i medici hanno detto alla mia famiglia che il cervello poteva aver avuto dei danni. Ma sono stato fortunato. Hanno trovato il cavernoma, ho superato un’operazione molto rischiosa. Sono fiero di come l’ho superata, ho trasmesso tanto incoraggiamento alle persone che hanno avuto un cavernoma o un ictus e questo è quello che più conta” ha raccontato il campione, che poi ricorda “Sono tornato in bici il 27 novembre, faceva un gran freddo ma ero pieno di vita.

La cosa più incredibile è che sei settimane dopo ho vinto una tappa al Tour Down Under, e credo che quella sia stata la mia vittoria più grande”. Una lezione di vita. L’ultimo pensiero è per il futuro, la stagione 2016 che sarà quasi certamente l’ultima della sua carriera: “Voglio finire al top, potrei continuare solo se al Tour de France avessi un incidente o non riuscissi ad esprimersi al meglio. Sarebbe perfetto vincere il Tour de France, fare le Olimpiadi e finire felicemente”: