Il programma di Vincenzo Nibali per la stagione 2016 è di nuovo un work in progress. Se fino a qualche giorno fa sembrava stabilito un calendario con il Giro d’Italia e le Olimpiadi come punti cardine della stagione, ora una dichiarazione del campione siciliano fa capire come ci siano ancora molto dubbi. Il nodo è se Giro e Olimpiadi non siano difficili, se non impossibili, da correre entrambi al 100% della condizione.
Nibali, priorità al Giro o alle Olimpiadi?
In un intervento a Radio Due, Vincenzo Nibali ha rimesso in discussione i programmi che sembravano piuttosto consolidati.
Anche se il ritiro prestagionale della Astana non è ancora iniziato, la squadra e i corridori sembravano aver già trovato un accordo di massima: Nibali concentrato su Giro d’Italia e Olimpiadi, e Aru pronto al debutto al Tour de France e alla difesa del titolo alla Vuelta Espana. E’ un accordo che sembrava far contenti tutti, sia i corridori che il team manager Vinokourov. Ora invece Nibali ha mostrato qualche dubbio sulla possibilità di puntare sull’accoppiata Giro – Olimpiadi. “Mi piacerebbe fare il Giro, ma anche puntare alle Olimpiadi” ha confermato Nibali, che poi però nota come la programmazione di questo doppio obiettivo sia molto difficoltosa per i settanta giorni che separano la fine del Giro dalle Olimpiadi, un periodo nel quale non potrebbe mantenere il top della condizione: “Queste due corse non sono compatibili, perché per essere al top alle Olimpiadi bisogna fare il Tour de France” ha spiegato Nibali.
Le scelte in casa Astana potrebbero quindi essere riviste. Nibali potrebbe rischiare un doppio impegno Giro – Tour, il primo da leader e il secondo in funzione della preparazione olimpica, ma con l’incognita di arrivare a Rio comunque stanco dopo un programma così impegnativo. Oppure potrebbe chiedere alla Astana di copiare il calendario della scorsa stagione, saltando il Giro e cercando il top della forma per il Tour e le Olimpiadi. Una scelta, quest’ultima, che cozzerebbe però con i programmi di Fabio Aru, creando nuovi problemi.