Allestire una squadra di ciclismo è diventato sempre più costoso con il passare degli anni. Se nei decenni scorsi erano soprattutto piccole e medie imprese a sponsorizzare le squadre, l’ingresso di grandi aziende multinazionali e la riorganizzazione del Pro Tour (poi diventato World Tour) hanno spostato l’asticella sempre più in alto. Scopriamo quali sono oggi i costi e i budget delle squadre di ciclismo professionistico.

L’evoluzione dei costi nel ciclismo

Dagli anni ottanta ad oggi i budget di una squadra di ciclismo di alto livello sono più o meno aumentati di una ventina di volte.

Un esempio molto tangibile è quello rappresentato dalla Lotto, la squadra belga sponsorizzata dalla lotteria nazionale già dagli anni ottanta. Se nel 1984 la Lotto versava l’equivalente di 400.000 euro come main sponsor della squadra, negli ultimi anni l’investimento è arrivato fino a 7 milioni di euro, mentre il budget totale della formazione belga tocca gli 11 milioni grazie agli sponsor secondari e ad altri introiti minori.

Il primo vero salto di qualità nei costi è stato nei primi anni novanta, con squadre come la Banesto di Indurain e la Once di Jalabert, forti di budget anche superiori ai 5 milioni di euro. Le sponsorizzazioni si sono spostate sempre più velocemente da piccole aziende a grandi marchi multinazionali, un processo che ha cambiato profondamente la natura delle squadre e che ha trovato impreparato il movimento italiano.

Mapei e Telekom sono state tra le grandi protagoniste della successiva fase, i primi anni novanta, sfondando il tetto dei 10 milioni di budget e proponendo novità sul piano organizzativo e strutturale.

Ora l’avvento di colossi come la Sky ha portato i budget anche oltre i 20 milioni di euro all’anno, cifre che vengono raggiunte o sfiorate anche da altri top team come Katusha, BMC e Etixx Quickstep. Le squadre più povere del World Tour hanno budget più che dimezzati rispetto a questi giganti: alcune non superano gli 8-10 milioni. Una buona squadra Professional può invece essere allestita anche con budget sui 3 milioni di euro.

La suddivisione di costi e guadagni

Ma come compongono questo budget le squadre?

Una situazione piuttosto comune è che circa il 60% del budget totale arrivi dal main sponsor, quello che dà il nome alla squadra. Un altro 20% arriva dagli sponsor secondari e un restante 20% da altri entrate, essenzialmente rimborsi da parte degli organizzatori delle corse. I premi in denaro assegnati durante le corse vanno invece direttamente ai corridori.

Come spendono invece i propri soldi le quadre? Circa il 60% del budget serve per pagare gli stipendi dei corridori.Il personale che opera nella squadra (meccanici, medici, massaggiatori...) può richiedere un 15%e il resto finisce nei mezzi, nelle infrastrutture e in altre spese minori.