Dopo calcio, ciclismo e atletica, il primo per le scommesse e i secondi per il doping, anche il tennis finisce nella bufera. A lanciare i sospetti sono la storica emittente britannica Bbc e il sito web d’informazione statunitense BuzzFeed News, i quali avrebbero avuto accesso a documenti riservati. Secondo i due mass-media ci sarebbero sospetti di partite truccate ai massimi livelli del tennis mondiale, fino a Wimbledon. La rete di scommesse dietro lo scandalo sarebbero concentrate anche in Italia: al Nord e in Sicilia. Vediamo i particolari.

Guadagni su partite truccate

Secondo Bbc e BuzzFeed News, negli ultimi dieci anni ben sedici tennisti classificatisi tra i primi cinquanta del ranking sono stati ripetutamente segnalati alla Tennis Integrity Unit (Tiu) – organo nato appositamente per controllare lo sport - per match persi in modo sospetto. Tra loro anche campioni del Grande Slam. Ciò nonostante, nessuno tra loro è stato oggetto di provvedimenti disciplinari. Ventotto atleti sarebbero stati segnalati perfino alle forze dell'ordine di uno Stato che però rimane segreto nei documenti. Questi ultimi sono frutti di un’indagine istituita nove anni fadall’Association of Tennis Professionals (Atp). Tutto è partito da un incontro sospetto: quello tra Nikolay Davydenko e Martin Vassallo Arguello in Polonia.

Gara terminata con il ritiro per infortunio del secondo, il quale però era in netto vantaggio sull'avversario. Sebbene i due giocatori siano stati ritenuti puliti, è venuto a galla un’inchiesta molto più ampia su una rete di scommettitori legati a giocatori di alto livello. La rete di scommettitori sarebbe concentrata in Russia, ma anche come detto nel nostro Paese e pure in modo geograficamente trasversale: tra Italia settentrionale e Sicilia. Si parla di guadagni che ammonterebbero a centinaia di migliaia di sterline. Sospette anche tre gare di uno dei tornei internazionali più prestigiosi: Wimbledon.

Come si difende l'Atp

Come si difende l'Atp, acronimo di Association of Tennis Professionals?

Intanto respingendo ogni accusa di eventuali brogli per bocca del presidente Chris Kermode, mediante apposita conferenza stampa in quel di Melbourne. Eppure, secondo i due media britannico e americano che hanno fatto scoppiare lo scandalo, i vertici del seguitissimo sport in racchetta avrebbero ignorato le pur ripetute segnalazioni su sedici giocatori arrivate nell’ultimo decennio. Giocatori che peraltro fanno parte dei primi cinquanta del ranking mondiale. Dunque non certo dilettanti in cerca di facili guadagni. Vedremo se altre notizie verranno a galla.