Un mese e mezzo dopo la corsa si torna a parlare della discussa vittoria di Arnaud Demare alla Milano Sanremo. Il corridore francese vinse allo sprint davanti a Ben Swift e Jurgen Roelandts. Uno sprint a cui Demare arrivò dopo un inseguimento condotto, a quanto pare, con metodi non proprio limpidi. Alcuni corridori accusarono il francese di essersi fatto trascinare dall’ammiraglia per rientrare in gruppo ed ora è arrivata la notizia che la Federciclismo ha aperto un'indagine sull'episodio.

La rincorsa di Demare alla Sanremo

Nella Milano Sanremo dello scorso 19 marzo Arnaud Demare cadde con altri corridori poco prima dell’inizio della salita della Cipressa.

Il corridore francese si rialzò e ripartì dopo circa 25 secondi ed affrontò la prima parte della salita in coda ad un gruppetto tirato dai compagni di squadra di Matthews, anche lui rimasto attardato dalla caduta. In cima alla Cipressa però come per magia Demare riuscì a scollinare in coda al gruppo principale, dopo aver staccato Matthews e compagni. Un’impresa davvero notevole, considerando che Demare è un velocista del peso di circa 80 kg e che in quella salita riuscì a far segnare il miglior tempo di scalata tra tutti i corridori, circa una ventina di secondi in meno rispetto al gruppo. Demare poi rimase agganciato sul Poggio e sprintò davanti a tutti in via Roma conquistando la vittoria.

Le accuse di Tosatto e Capecchi

Le dichiarazioni di Matteo Tosatto ed Eros Capecchi misero ben presto in dubbio la limpidezza della rincorsa di Demare sulla Cipressa. “Sulla salita ci ha passato al doppio della nostra velocità, non so se era attaccato al finestrino dell’ammiraglia o ad una borraccia” rivelò Tosatto “Non ho mai visto una cosa così spudorata”.

“Demare era attaccato alla sua ammiraglia, è disgustoso” confermò Capecchi. Una versione che Demare e la FDJ hanno ovviamente respinto, e che non ha trovato conferme da altri corridori, compreso quel Matthews che sulla Cipressa si sarebbe dovuto veder volare via l’avversario attaccato all’ammiraglia. Ora lo stesso Tosatto ha confermato che la Federciclismo Italiana gli ha chiesto delle informazioni sul caso per l’apertura di un’indagine che vuole far luce sull’episodio. “Non ho parlato con loro di persona ma via email. Non ho niente contro Demare, è un grande corridore, ma non ho rimpianti e so di poter andare a testa alta” ha dichiarato l’esperto corridore veneto.