Grandi emozioni nella tappa appenninica che ha aperto la seconda settimana del Giro d’Italia. La giornata che ha portato il gruppo a Sestola ha segnato l’addio di Mikel Landa, ritirato dopo pochi km per un malessere fisico. Giulio Ciccone ha portato a compimento una lunga fuga con un numero eccellente. Un generoso Gianluca Brambilla ha aiutato il compagno Bob Jungels, oggi più forte di lui, passandogli la maglia rosa.

Landa, addio Giro d’Italia

Dopo il giorno di riposo il Giro d’Italia è ripartito con la Campi Bisenzio – Sestola, tappa contrassegnata dalle salite di Pian del Falco e Sestola.

Presto è iniziata la bagarre, con Visconti (Movistar) che ha attaccato fin dall’inizio. Ma la vera notizia è stata la clamorosa difficoltà di Mikel Landa (Sky), rimasto subito staccato dal gruppo. Dopo qualche decina di km di pura sofferenza il basco non ha potuto far altro che ritirarsi a causa dei postumi di un attacco gastrointestinale. Davanti dopo tanti attacchi si è composta una fuga con Visconti, Niemiec(Lampre-Merida), Atapuma (BMC), Cunego(Nippo Fantini), Preidler(Giant-Alpecin), Brown (Cannondale), Rovny(Tinkoff), Silin(Katusha), Anton(Dimension Data),Zoidl(Trek-Segafredo), Bonnafond (AG2R), Ciccone, Boeme Pirazzi(Bardiani-CSF).

Brambilla, campione di umiltà

La corsa si è riaccesa sulle dure rampe di Pian del Falco, con gli ultimi 4 km in doppia cifra di pendenza.

Davanti sono stati Cunego, Ciccone e Pirazzia dimostrarsi i più forti, mentre in gruppo la Astana ha imposto una netta selezione. Tom Dumoulin si è subito fatto da parte, uscendo definitivamente di classifica, ma anche la maglia rosa Gianluca Brambilla (Etixx) ha accusato delle difficoltà. Il veneto ha scollinato con una trentina di secondi di distacco, riuscendo però a recuperare con una grande discesa.

La tecnica picchiata da Pian del Falco ha deciso la corsa, con Giulio Ciccone che si è avvantaggiato approfittando anche di un’involontaria sportellata di Pirazzi a Cunego. Ciccone ha continuato con grande decisione e brillantezza, mentre gli altri fuggitivi si sono spenti, permettendo la risalita a Rovny. Ma Ciccone ha pedalato con sicurezza l’ultima salita verso Sestola, conquistando un successo di grande valore tecnico, soprattutto per un neoprofessionista.

La discesa da Pian del Falco ha ispirato anche un attacco dal gruppo di Amador, il secondo uomo della Movistar. Con grande umiltà e spirito di squadra è stato Brambilla a tenere a bada la fuga del costaricense. Il veneto ha tirato gran parte della salita finale per poi staccarsi e lasciare spazio al compagno Jungels, in odore di rosa. Amador si è visto arrivare il gruppo addosso nel finale con la volata di Valverde che ha causato qualche frazionamento, e Bob Jungels nuova maglia rosa.

Classifica generale

1 Jungels

2 Amador a 26''

3 Valverde a 50''

4 Krujswijk a 50''

5 Nibali a 52''

6 Brambilla a 1'11''

7 Majka a 1'44''

8 Fuglsang a 1'46''

9 Zakarin a 2'08''

10 Chaves a 2'26''.