La maglia rosa di Esteban Chaves è durata lo spazio si appena 24 ore. Il colombiano aveva dato il meglio di sé nelle prime due settimane e mezzo del Giro d'Italia, sempre brillante su tutte le salite. Ma sul più bello, quando era riuscito a conquistare la maglia rosa dopo la caduta di Kruijswijk, Chaves è andato in chiara difficoltà. Il ritorno prepotente di Vincenzo Nibali non è stato l’unico motivo che ha fatto perdere a Chaves i simboli del primato.

Chaves malato negli ultimi giorni

Il giovane colombiano è stato l’immagine della sportività anche dopo aver ceduto la maglia rosa a Nibali al termine del tappone di Sant’Anna di Vinadio.

Per l’avversario ci sono stati solo complimenti da parte di Chaves, ed ha colpito tutti il gesto dei suoi genitori che dopo aver atteso con trepidazione la fine della tappa sono stati i primi ad abbracciare Nibali.

Ma tra i sorrisi del dopo tappa, quasi con pudore, Esteban Chaves ha rivelato di essere stato malato negli ultimi giorni in cui è apparso in grande calo ed ha concesso il fianco alla rimonta sensazionale di Nibali. Situazioni che nel Ciclismo sono abituali, e che Chaves non ha cavalcato: “Ho dovuto prendere degli antibiotici negli ultimi giorni ma non sono il tipo che cerca scuse” si è limitato a dichiarare il colombiano della Orica GreenEdge.

Chaves: “Nibali è stato il migliore”

Anche se il malanno che l’ha colpito nella parte decisiva della corsa ha certamente pesato sul suo rendimento, Chaves chiude il suo Giro d’Italia da campione di ciclismo e di vita.

“Abbiamo solo perso una corsa in bicicletta, oggi era la prima volta che i miei genitori mi venivano a vedere in Europa. Queste sono le cose importanti della vita” ha raccontato Chaves che con grande serenità ha ammesso la superiorità di Nibali: “Lui e Scarponi erano i più forti, ma sono contento perché ho dato il massimo che potevo”.

Chaves, il suo modo di affrontare la vita sempre con il sorriso, la sua storia personale, hanno conquistato il pubblico. Tre anni fa il colombiano ha rischiato di chiudere la carriera per un grave incidente al Trofeo Laigueglia. E’ stato fermo per un anno, ha superato una lunghissima riabilitazione per recuperare la mobilità di un braccio. “Ho imparato che si possono raggiungere i propri sogni, se si continua a lavorare duro, a non mollare, lo si può fare” ha concluso Chaves.