L’occasione è speciale, anzi straordinaria. La festa del capitano Conti e la coppa “Ali della Vittoria” insieme, per festeggiare il grande traguardo (doppio) del Cagliari. La conquista della Serie A e il primo posto (per la prima volta nella storia della squadra rossoblù) del campionato cadetto. Basta questo per iniziare i festeggiamenti e pensare già al futuro del massimocampionato. L’appuntamento è per domani (23 maggio) a partire dalle 20, allo Stadio Sant’Elia di Cagliari.
Una doppia festa per i rossoblù
Dopo lo strepitoso 3 a zero in casa della Pro Vercelli, coronato da uno splendido gol in rovesciata di Marco Sau, il Cagliari e tutti i suoi tifosi si meritano una festa in "pompa magna" per iniziare a dimenticare le fatiche del campionato e incominciare (almeno con il pensiero) il percorso della Serie A.
E domani al Sant’Elia, che probabilmente per l’ultima volta ospiterà i rossoblu nel suo campo (nel 2017 dovrebbe essere buttato giù e rifatto completamente a nuovo) scenderà in campo il Cagliari, in versione Giulini, nel senso che questa volta sarà lui l’allenatore. E invece il mister (per ora ex) Rastelli giocherà in attacco con i suoi ragazzi e con l’aiuto, a centro campo, di Daniele Conti, inesauribile numero 5. Tantissimi gli ospiti della serata: da Massimiliano Allegri a Suazo, per passare a Lopez ed Abejon e finire con Cossu e Pisano. Insomma, ci sarà da divertirsi. Nel frattempo, le dirette concorrenti del Cagliari dovranno giocarsi i play off per un posto nella massima serie.
Lo storico capitano del Cagliari
L’ex capitano ha sempre amato Cagliari e ilCagliari e dopo aver dato l’addio al calcio giocato (il 31 maggio del 2015) ormai è entrato a far parte della storia della squadra rossoblù.
Con 464 gare sulle spalle e 51 reti all’attivo, Daniele Conti da tempo si sta occupando dei settori giovanili della società isolana insieme a Mario Beretta, il diretto responsabile. E, visto che è proprio il suo spazio di campo preferito, Conti si occupa del centrocampo delle squadre baby: a partire dalla Primavera fino ai giovanissimi. Chiaramente come “maestro di tecnica”.