Come si può spiegare la passione per il Ciclismo? Con le ultime due tappe (vere, prima della passarella finale a Torino) del Giro d’Italia edizione numero 99. Una delle edizioni più avvincenti di sempre, che entra di diritto nel grande romanzo del ciclismo. Romanzo di eroi e leggende, al quale sulle salite del Risoul e Vinadio è stato scritto un nuovo capitolo: “lo Squalo agguanta il Giro”. Un romanzo quello del ciclismo che è fatto anche di sentimenti, fatica, delusioni, polmoni, strade, amarezze, discese, talento, orgoglio, cadute cuore. Tutto questo e altro ancora è il ciclismo, Vincenzo Nibali per sempre uno dei suoi grandi protagonisti.

Il Giro d’Italia 2016: Nibali da leggenda

In compagnia di altri miti quali Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault e Alberto Contador, Vincenzo Nibali è tra gli unici corridori ad aver vinto almeno una volta in carriera i tre grandi Giri. E dopo la Vuelta nel 2010, il Giro nel 2013 e il Tour nel 2014, oggi è arrivato il secondo Giro d’Italia, una vittoria ancora più bella perché ottenuta quando tutto sembrava finito. E invece in quarantotto ore il campione siciliano è stato capace di ribaltare ogni cosa, riaprendo la corsa nella frazione Pinerolo-Risoul, penultima tappa vera della corsa, alla vigilia della quale Nibali era scivolato al quarto posto con un ritardo di 4'43'' sullo sfortunato Steven Kruijswijk, che commetteva un errore fatale nel punto più all’insù del Giro: in una curva oltrepassato il Colle dell'Agnello il sogno rosa dell’olandese volante si infrangeva nella neve.

Il capolavoro a Risoul e Vinadio

E proprio sulla stessa cima Coppi dove terminava la corsa di Kruijswijk, la chiave di svolta del Giro: Nibali scala la salita con tutto il talento e la potenza di cui è capace e vince la tappa. La maglia rosa passa al colombiano Esteban Chaves, il ritardo di Nibali ora è di 44’’.

Il giorno dopo il capolavoro del siciliano sarà portato a compimento nel tappone alpino Guillestre-Sant'Anna di Vinadio.

Qui il momento focale è sul Colle della Lombarda; ruota a ruota fino a quel momento con la maglia rosa, lo Squalo decide che è quello il momento e prende il volo verso il traguardo di Sant'Anna di Vinadio; scorre tempo e strada, il vantaggio aumenta, dietro Chaves è in difficoltà: il Giro era stato agguantato dallo Squalo.

Oggi, domenica 29 maggio, con la tappa Cuneo-Torino si è concluso il Giro d’Italia. Passarella per Vincenzo Nibali: è il giorno della grande festa.

Nella classifica generale finale secondo posto per Chaves a 52"3, terzo Valverde a 1'17’’. L’onore della vittoria va condiviso con tutto il team Astana, che ha prima protetto e poi lanciato alla vittoria della Corsa Rosa il suo campione, ad iniziare dal bravissimo Michele Scarponi, al quale sul traguardo di Torino in segno di omaggio Nibali ha alzato il braccio. E’ stato un Giro d’Italia memorabile, ricco di sorprese e contro sorprese, reso ancora più spettacolare dalla passione della gente: a Sant’Anna di Vinadio era come una finale, a Torino nel giorno del trionfo l’entusiasmo era da stadio.