Il CT Davide Cassani non ha ancora sciolto definitivamente le riserve per la composizione della squadra che volerà in Brasile per partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016. Ma le idee del selezionatore azzurro sono ormai molto chiare. Il percorso impegnativo, con salite lunghe, ha consigliato di scegliere scalatori e fondisti. Il leader sarà Vincenzo Nibali, ma con solo cinque corridori per squadra ci sarà la necessità di avere altre opzioni per gestire tutte le possibilità che potrà offrire la corsa.

Rio 2016, una corsa difficile

Le Olimpiadi di Rio 2016 si presentano come una corsa molto particolare da un punto di vista tecnico e tattico, una gara diversa da tutte le altre.

Il percorso sarà molto impegnativo, con una salita di circa 9 km da percorrere per 4 volte prima di buttarsi in una discesa particolarmente tecnica. Le squadre più numerose saranno formate da cinque corridori appena. Il gruppo sarà composto da circa 140 corridori, con un livello molto variegato visto che alle Olimpiadi sono presenti anche paesi di scarsissima tradizione. Sarà dunque una corsa difficile da controllare, in cui già nelle fasi centrali potrebbero partire delle azioni determinanti. Per questo servirà da un lato avere un leader forte da salvaguardare per le fasi finali, ma anche poter gestire dei corridori di qualità che possano coprire le azioni nelle fasi centrali.

Italia, Nibali e Aru punti fermi

Il Ct Cassani non poteva spostarsi dalla scelta di Vincenzo Nibali come leader della nazionale per Rio. Insieme al vincitore del Giro d’Italia ci sarà Fabio Aru, che pur non avendo mai brillato nelle gare in linea è un uomo potenzialmente vincente in una corsa così dura. I punti fermi della squadra sono loro e sono stati designati da tempo.

Cassani ha poi individuato in Diego Rosa e in Alessandro De Marchi altri due uomini perfetti per il percorso di Rio e le strategie dell’Italia. Uno scalatore come Rosa e un fondista forte su tutti i terreni come De Marchi ben si prestano alla corsa olimpica, sia per agevolare i capitani che per inserirsi nelle fughe da lontano. Quattro dei cinque posti sono cosa fatta. L’ultima piazza a disposizione dell’Italia per Rio sarà assegnata più avanti: in corsa nelle preferenze di Cassani ci sono ancora Ulissi, Visconti e Caruso.