Cadute e incidenti vari sembravano aver chiuso la strada del successo di tappa al Tour de France per Michael Matthews. Finalmente ieri per il vicecampione del Mondo è arrivato il momento di brindare alla sua prima tappa sul traguardo di Revel. Una vittoria accolta come una liberazione dal corridore e dalla squadra, che ha avuto una parte fondamentale nella costruzione del successo.

Matthews, che spinta dalla Orica

Michael Matthews si è inserito nella fuga che è partita nella lunga scalata al Col d’Envalira. Insieme a lui si sono aggregati anche i compagni di squadra Luke Durbridge e Daryl Impey.

Il terzetto della Orica BikeExchange ha gestito perfettamente la fuga, con Durbridge e Impey che si sono sacrificati per spezzare il gruppetto e per far stancare Peter Sagan, pericolo pubblico numero uno. “Non ho parole per descrivere quello che hanno fatto per me” ha spiegato a fine tappa Michael Matthews. “Quando sono entrato nella fuga con Nibali e Sagan sull’Envalira non ero sicuro di quello che stavo facendo. Il nostro piano era di aspettare la volata. Poi mi hanno avvertito che stavano arrivando Impey e Durbridge e questo mi ha fatto credere di poter vincere. Durbridge ha spezzato la fuga quando c’era vento laterale, Impey ha attaccato lasciandomi tranquillo”.

La forza della famiglia

Grazie al lavoro dei compagni Matthews è riuscito a presentarsi ancora con una certa freschezza allo sprint finale in cui ha avuto ragione di Sagan e Boasson Hagen.

“Io e Sagan abbiamo avuto tanti testa a testa. Al Giro di Svizzera mi ha battuto per due volte” ricorda Matthews, che non nasconde la forza dell’avversario “Era il più forte in fuga, non si è mai risparmiato. Lui mi ha battuto spesso ma oggi grazie ai miei compagni ce l’ho fatta. Vincere una tappa al Tour de France era uno degli obiettivi della mia stagione e non è ancora finita”.

Il corridore australiano svela poi un particolare che l’ha convinto a non mollare nonostante la difficile storia tra lui e il Tour de France. “Ero vicino a cedere, l’anno scorso ho avuto un brutto incidente al Tour, due anni fa sono caduto pesantemente due volte. Anche quest’anno sono già caduto tre volte. Ho pensato che non fosse la mia corsa.

Nel giorno di riposo è arrivata mia moglie, abbiamo fatto una bella chiacchierata. Mi ha motivato ed ora ho coronato il mio sogno” ha raccontato Matthews.