Se le prime due settimane di Tour de France non hanno riservato delle emozioni particolarmente intense per quanto riguarda la conquista della maglia gialla, la causa è da ricercare nello strapotere del Team Sky. La squadra di Chris Froome ha spadroneggiato con una fila di gregari di straordinaria qualità. Stando alle ultime dichiarazioni diBauke Mollema-secondo a sorpresa in classifica - la forza dello squadrone britannico è tutta nel budget, nettamente superiore a quello di tutte le altre squadre.
Mollema: "Con quei soldi sarebbe una delusione perdere"
Chris Froome può contare su un gruppo di qualità incredibilein questo Tour de France. Per la pianura e i percorsi misti ha il campione del Mondo a cronometro Kiryenka e due grandi specialisti delle classiche del nord, Rowe e Stannard. Per le montagne ci sono il vincitore della Liegi, Poels, la maglia azzurra del Giro d’Italia, Nieve, il terzo classificato al Giro 2015, Landa, e altri corridori di spessore come Henao e Thomas. Sono tutti uomini che al Tour potrebbero vincere tappe, fare classifica da top ten o addirittura da podio, se fossero in altre squadre e liberi di fare la propria corsa.
Grazie ad un budget enorme, ben superiore ai venti milioni di euro annui, il Team Sky è riuscito a mettere insieme questo squadrone che rende inattaccabile un campione come Froome, che si è già dimostrato il migliore.
È una superiorità che sta narcotizzando la corsa, perché anche quelle poche iniziative prese dagli avversari sembrano fare solo il solletico allo squadrone in nero.
"Il Team Sky ha una grande squadra qui e penso che per loro sarebbe una delusione enorme non vincere il Tour de France con un team del genere e tutti i soldi che hanno" ha commentato Bauke Mollema, secondo in classifica dietro Froome.
Stando alle dichiarazioni diffuse dal sito "Cycling Week", il ciclista dei Paesi Bassi ha continuato così la sua analisi: "Loro hanno dei corridori che tirano e che potrebbero essere i leader di altre squadre. Si sapeva già prima del Tour, è così anche in altre corse. Hanno il budget più alto tra tutte le formazioni di Ciclismo, è così, e questa cosa non si può cambiare". Questa la riflessione del corridore olandese della Trek Segafredo, che non ha nascosto una punta di amarezza e rassegnazione.