Alla Vuelta Espana si continua a parlare del modo di interpretare le tappe di montagna di Chris Froome. Il campione britannico si stacca all’inizio delle salite finali per poi rimontare successivamente e concludere in grande crescendo. Un atteggiamento dettato dall’analisi dei dati del misuratore di potenza, seguito con grande attenzione da Froome. Questa maniacale e fredda applicazione dei numeri al suo modo di correre ha attirato diverse critiche dagli altri corridori, a partire da Alberto Contador e Nairo Quintana.

Contador: 'I misuratori tolgono spettacolo'

Alberto Contador, uno dei fautori del Ciclismo spettacolo sempre all’attacco, è stato tra le vittime delle strategie più sparagnine e scientifiche di Chris Froome. Nella tappa di lunedì con arrivo in salita a Lagos de Covadonga il campione spagnolo è stato il primo ad aprire le ostilità nonostante i segni ancora evidenti della caduta di qualche giorno prima. Froome era già staccato di una quarantina di secondi, completamente disinteressato dalla lotta tra Quintana e Contador. Ma nella seconda parte della scalata Froome ha cambiato completamente ritmo, mentre Contador ha accusato il suo eccesso di generosità e sull’incedere del britannico ha perso terreno.

Nella conferenza stampa del giorno di riposo Contador ha ammesso di aver fatto qualche errore nella gestione della salita finale, ma anche criticato il modo di intendere il ciclismo di Froome: “Probabilmente io avrei dovuto correre con più prudenza. Sarebbe stato più intelligente stare a ruota, ma io sono così, è difficile per me cambiare il mio modo di correre” ha commentato Contador, a cui poi è stato chiesto se ora correrà come Froome, guardando ai dati del misuratore di potenza: “Credo che i misuratori di potenza tolgono lo spettacolo dal ciclismo.

Tutto diventa più controllato e se hai una squadra forte puoi tenere sotto controllo gli attacchi degli altri corridori. Conosci sempre i suoi watt e sai che dopo venti minuti andranno ad esaurirsi. Per me è difficile cambiare il modo di interpretare il ciclismo”.

Quintana: 'Via i misuratori di potenza'

Ancora più espliciti sono stati i commenti dal clan Movistar.

Rivitalizzato dalla vittoria a Lagos de Covadonga dopo un Tour davvero opaco, Nairo Quintana è stato lapidario sull’argomento: “I misuratori di potenza dovrebbero essere vietati in gara, tolgono spettacolo e fanno correre con più cautela”. Il colombiano, che non ha certo dato un grande contributo allo spettacolo prima di questa Vuelta Espana, sa di dover ancora guadagnare terreno su Froome per poi amministrare il vantaggio nella cronometro della terzultima tappa: “Sta correndo a modo suo ma è in buona forma. Devo sempre tenere un occhio su quello che fa”.

Molto chiaro sui misuratori di potenza è stato anche Alejandro Valverde: “Penso che siano molto utili in allenamento ma in gara bisognerebbe correre sulle sensazioni del momento”.