Nole Djokovicsi arrende ed esce in lacrime dal torneo che forse più di tutti gli interessava vincere,per mano dell'argentino Juan Martin Del Potro (28), dopo due set tiratissimi conclusi con finale identico: 7-6, 7-6. Una battaglia intensa che dopo essere durata ben 2 ore e 27 minuti ha emesso un verdetto amarissimo per il pluricampione serbo, il quale subito dopo la sconfitta ha dichiarato che questa disfatta rappresenta una delle peggiori che abbia mai subito nella sua sfolgorante carriera, costellata da 47 successi, l'ultimo nella Rogers Cup di Toronto di pochi giorni fa.

Le lacrime

Nole Djokovic, sicuramente conscio del fatto che queste erano le sue ultime Olimpiadi e quindi le sue ultime chance di vincere quella medaglia d'oro tanto agognata, ha fatto di tutto per poterla conquistare, ma ha dovuto cedere di fronte ad un rinato Del Potro che, dopo due anni di infortuni ed una discesa inarrestabile nelle classifiche Atp (ora è al numero 141), alle Olimpiadi è apparso in forma smagliante ed ha martellato regolarmente fino al trionfo finale.

Nole Djokovic, pure essendo uno dei migliori giocatori difensivi al mondo, nulla ha potuto contro i dritti di Del Potro che viaggiavano ad altissima velocità, e alla fine si è dovuto arrendere due volte al tie-break. Questa sconfitta pare scalfire anche le certezze sull'invincibilità del campione serbo. Dopo la gara persa contro l'americano Sam Querrey a Wimbledon nel terzo turno, ora è arrivata anche questa delusione alle Olimpiadi.

Sembra che si stiano insinuando delle crepe nella sua grande capacità di risalire subito dopo una sconfitta, e nel suo modo di riuscire a rialzarsi dopo qualche debacle. Bisogna anche ricordare che, nella finale per il bronzo di 4 anni fa, Djokovic fu sconfitto - ironia della sorte - sempre dallo stesso avversario. Alla fine del match entrambi gli atleti erano in lacrime: quelle piene di soddisfazione del rinato Del Potro, e quelle amare diRe Nole, che tutto può ottenere, ma una medaglia olimpica proprio no.