Joao havelange, il presidente della Fifa, prima di Sepp Blatter, si è spento nell'ospedale di Botafogo a sud di Rio de Janeiro dove era stato ricoverato per complicazioni polmonarie e problemi respiratori. Gli era stata diagnosticata una infezione polmonare che è riuscita a sopraffarlo, complice la sua età. Era stato padrone assoluto del calcio mondiale dal 1974 fino al 1998, quando era arrivato il momento di cedere le redini del vapore ad un altro personaggio imponente del panorama calcistico mondiale quale lo svizzero. Era stato anche membro del CIO (Comitato Olimpico Internazionale), ma aveva perduto quella carica in virtù delle varie accuse di corruzione che gli erano piovute addosso, anche se le motivazioni all'epoca erano state mascherate nel 2011 con problemi di salute.

La carriera

Joao Havelange inizia giovanissimo come sportivo col nuoto, quando partecipa col Brasile alle Olimpiadi del 1936. Pochi anni dopo si laurea in giurisprudenza, ed immediatamente entra a fare parte stabile nel CIO. Con lui a capo, la Federazione Brasiliana del Calcio ha vinto i trofei mondiali del 1958, 1962, 1970. Come presidente della Fifa ha portato il numero delle squadre partecipanti al mondiale da 16 a 32, e con la sua visione di espandere il calcio a livello globale, è riuscito pienamente nell'intento, rendendolo in assoluto lo sport più amato e più diffuso sulla terra. Non era stato tuttavia una figura al di sopra di ogni sospetto riguardo a tangenti e mazzette. Nel 2010 scoppiò lo scandalo ISL (International Sport and Leisure) riguardo alle fatturazioni gonfiate ed al fatto che l'agenzia svizzera fosse completamente in regime di monopolio come agenzia rappresentativa ufficiale della Fifa.

Quando successe a Sir Stanley Rous nel 1974 il personale era di soli 12 persone, se si pensa alla multinazionale che è diventata oggi la Fifa, ci si rende conto dalla mole di lavoro straordinaria fatta da questo uomo imponente dagli occhi penetranti azzurri. Si devono a lui pure l'inserimento dei campionati mondiali Under 17, Under 20, Mondiale femminile, Confederations Cup.