Il rapporto tra Bradley Wiggins e Mark Cavendish, due delle stelle del Ciclismo britannico, non è mai stato banale. I due hanno condiviso grandi vittorie come ai Mondiali su pista, ma anche avuto lunghi periodi di freddezza se non di indifferenza assoluta. Un rapporto tra amore e odio, anche per via di quel carattere frizzante di Cavendish e quello un po’ spigoloso di Wiggins. Alle Olimpiadi di Rio i due campioni si sono ritrovati nella squadra britannica di ciclismo su pista e a quanto pare non è mancata qualche scintilla.

Wiggins-Cavendish, da Pechino a Rio

Wiggins e Cavendish sono entrambi cresciuti sulle piste britanniche ed hanno fatto coppia spesso nelle prove madison, la specialità del ciclismo su pista in cui si gareggia in coppia. Alle Olimpiadi di Pechino erano i grandi favoriti del madison dopo aver già conquistato il Mondiale di specialità appena qualche mese prima. Wiggins arrivò alla prova olimpica del madison dopo aver già gareggiato e vinto nell’inseguimento individuale e in quello a squadre. Per Cavendish invecequestaera l’unica gara in cui era impegnato in quell’edizione delle Olimpiadi. La prova non andò bene, Wiggins pagò probabilmente in troppi impegni, e Cavendish si infuriò con il compagno, reo a suo dire di non essersi impegnato al massimo.

Cavendish fu l’unico componente della squadra britannica di ciclismo su pista a tornare a casa senza medaglie da Pechino e si legò al dito quella storia, tanto che per anni il rapporto con Wiggins fu di distacco totale. I due si sono poi incrociati nuovamente nella stagione 2012 vissuta in casa Sky con qualche problema di convivenza.

Cavendish cambiò poi aria già l’anno seguente. Dopo aver fallito anche l’assalto olimpico a Londra, stavolta su strada, Cavendish è tornato alla pista per tentare nuovamente alle Olimpiadi di Rio qualificandosi nell’omnium.

Cavendish, niente spazio nell’inseguimento

Il velocista britannico è stato inserito anche nel ruolo di riserva del quartetto dell’inseguimento, la specialità tanto cara a Wiggins.

Cavendish ha cercato di trovare un posto tra i titolari per almeno una delle tre manche in programma e potersi prendere la medaglia. Ma qualcuno sembra essersi messo in mezzo: “Wiggins ha voluto essere l’eroe” ha dichiarato Cavendish in un’intervista a Sky Sport News, scoperchiando quella che sembrava una nuova spaccatura tra i due. Ma Wiggins ha voluto pacificare la situazione: “Abbiamo dato a Mark l’opportunità di entrare in squadra nel campo di allenamenti che abbiamo fatto a Newport e non c’è riuscito” ha spiegato il cinque volte olimpionico. “Dopo la vittoria mi ha abbracciato e mi ha detto che era stato ironico. Vedrete che dopo che avrà corso l’omnium vi racconterà una storia diversa”.