Stan Wawrinka è riuscito ad aggiudicarsi per il secondo anno consecutivo (per un totale complessivo di tre vittorie, compresa la prima nel 2014 agli Australian Open con Rafa Nadal), una finale in un torneo Major giocata contro Novak Djokovic, bissando la vittoria di Parigi del 2015 grazie al successo nella notte italiana a New York, nel quarto ed ultimo appuntamento Slam della stagione.
Il match con Djokovic
Con una vittoria non semplice, anche per merito del quotato avversario in finale, il numero 3 del seeding Stan Wawrinka è stato ancora capace di beffare un serbo non al meglio delle condizioni fisiche, con problemi evidenziati all’alluce del piede destro (con due medical time out richiesti) dopo quelli avuti alla spalla durante la semifinale di venerdì giocata con Gael Monfils.
Parte bene Djokovic, da subito in vantaggio per 5-1, ma lo svizzero riesce con calma a recuperare e a portare il campione di Belgrado al tie-break, vinto comunque dal detentore del titolo. E dal secondo set parte il recupero del giocatore di Losanna: riesce a pareggiare le sorti del match imponendo il proprio gioco e completando la rimonta negli altri due parziali, premendo sull’acceleratore nel momento di maggior difficoltà per il serbo e mantenendo costante concentrazione, chiudendo così l’incontro con un punteggio finale di 6-7, 6-4, 7-5, 6-3. Una finale appassionante dunque, in cui i due tennisti non si sono risparmiati e sono stati in grado di offrire al pubblico dell’Artur Ashe Stadium un match di qualità sfoggiando diversi scambi ad alto livello con punti entusiasmanti e molto ben giocati, in particolar modo nel tie-break del primo set.
La gioia durante la premiazione ed il ricordo dell’11 settembre 2001
Nel momento della premiazione Stan Wawrinka, colmo di gioia e visibilmente emozionato, oltre ai ringraziamenti di rito per il proprio staff, per il fortissimo avversario ed ovviamente per il pubblico, ha ricordato anche la ricorrenza del quindicinale dai tragici fatti dell’11 settembre 2001 (data impressa anche sulla superficie del campo di gioco), giorno del tragico attentato agli Stati Uniti in cui proprio a New York due velivoli dirottati dai terroristi si schiantarono sulle torri del World Trade Center, causando la morte di quasi tremila persone.