Sopraggiunge una novità del tutto inedita ad una settimana dall'inizio del campionato di Serie B di pallacanestro: normalmente ogni società gioca con il suo main sponsor in evidenza sulle divise, ma per questa stagione la Pallacanestro Crema giocherà la stagione con un marchio sociale, ovverosia l'hashtag #NOALLAVIOLENZACONTROLEDONNE.

Durante la presentazione della squadra, il nuovo presidente Simone Donarini ha mostrato il nuovo volto della società: “Abbiamo rinunciato al main sponsor. Una scelta non facile”, spiega il neo presidente. La volontà di rinunciare ad un main sponsor e di abbracciare la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne è un grande passo per tutta la pallacanestro e per questa ragionesono stati ancheabbandonati gli storici colori bianco e rosso; le maglie da quest’anno si tingeranno di rosa, in contrapposizione al classico stereotipo che vede il rosa come un colore tipicamente femminile.

L'iniziativa della Pallacanestro Crema però non finisce qui, il progetto prevedel’impegno attivo dei giocatori e della società a diffondere, con l’aiuto di psicologi ed esperti, questo tema delicato in molte scuole d’Italia, attraverso le trasferte che i lombardi effettueranno nel corso della stagione, e soprattuttoper ogni canestro che la squadra cremasca realizzerà, la societàdevolverà 10 euro a sostegno delle attività portate avanti dalla rete Con-tatto.

Da anni nel Basket, come in tanti altri sport, regna un’incontrastata tendenza: realizzare un profitto per la società attraverso lo spettacolo sul campo, sponsor, pubblicità, diritti televisivi e molto altro. Per una volta, invece, ciò che conta non è il denaro ma il messaggio che si vuole lanciare a livello sociale, e cioè di sensibilizzare sempre di più la società e i cittadini sul tema della violenza contro le donne.

La cosa che poi colpisce è che a far questo non ci ha pensato un colosso della serie A di calcio o di basket come potrebbero essere l'Olimpia Milano o la Juventus, ma una piccola società appena approdata in serie B. Quando si suol dire che i piccoli insegnano ai grandi.