Lo strapotere di Tony Martin nelle corse a cronometro ha subito una brusca battuta d’arresto in questa stagione. Il tre volte campione del Mondo di specialità ha vinto solo due delle undici prove contro il tempo individuali a cui ha preso parte. Davvero poco per un campione abituato a dominare in lungo e in largo. Il tedesco ha però capito i motivi di questo scarso rendimento e già nella cronosquadre dei Mondiali in Qatar si è ripresentato con i giusti correttivi che hanno contribuito alla vittoria della Etixx.

Tony Martin, questione di posizione

Tony Martin è stato il punto di riferimento per anni nelle cronometro. Ha conquistato tre titoli Mondiali dal 2011 al 2013 e un’infinità di tappe al Tour de France e nelle altre corse del World Tour. Poi il suo regno ha cominciato a vacillare, con qualche sconfitta inattesa, come ai Mondiali dello scorso anno per mano di Kiryienka. Ma è stato questo 2016 a scoprire un Martin in grande involuzione. Il tedesco è stato battuto ovunque nella prima parte di stagione, sia da avversari di rango come Cancellara, sia da corridori solo di buon livello come Bodnar che dal campione di ciclocross Van Aert. Tony Martin ha dovuto attendere giugno e il campionato nazionale tedesco per riuscire a centrare il primo successo, ma al Tour de France e alle Olimpiadi è stato protagonista di controprestazioni.

Finalmente al Tour of Britain si è rivisto un Tony Martin vincente in un contesto di altissimo livello, davanti a Dennis e Dumoulin. Il tedesco ha rivelato di aver trovato la soluzione ai suoi problemi, tornando alla posizione sulla bicicletta che aveva nelle stagioni precedenti.

Martin: l’aerodinamica non è tutto

Tony Martin ha spiegato di aver effettuato delle modifiche alla sua posizione sulla bici da cronometro nello scorso inverno, dopo aver lavorato per trovare una maggior penetrazione nell’aria.

“Abbiamo studiato una posizione con le mani molto in alto e i gomiti molto in basso” ha spiegato il corridore tedesco a Radsport News “Non era una posizione per me. Ora sono tornato all’antico e mi sento molto più comodo. L’aerodinamica non è tutto, anche il comfort è un fattore molto importante. Se non ti senti a tuo agio l’aerodinamica non conta nulla”.

C’è voluta quasi tutta la stagione, ma alla fine Martin ha quindi deciso di tornare sui propri passi e, dopo aver perso l’occasione olimpica, ha deciso di correre ai Mondiali con la posizione che adottava fino al 2015. “Ho vinto tre Mondiali con quella posizione, quindi non sarà così male, ma è anche un fattore mentale per me” ha concluso il corridore tedesco, che mercoledì darà la caccia al suo quarto titolo.