Cominciano con una medaglia d’argento le gare individuali ai Mondiali di ciclismo per gli azzurri. La juniores Lisa Morzenti è arrivata seconda nella prova a cronometro, coronando un’ottima prestazione di tutta la squadra. Più difficile la corsa degli azzurri under 23. Filippo Ganna, tra i grandi favoriti, non è riuscito ad esprimere il meglio del suo potenziale, mentre Edoardo Affini ha concluso con un onorevole ventesimo posto.

Morzenti d’argento

La seconda giornata dei Mondiali di ciclismo di Doha prevedeva un programma molto intenso, con la cronometro riservata alle ragazze juniores seguita da quella degli under 23.

Le ragazze sono partite di primissima mattina, sfruttando delle condizioni climatiche più favorevoli, con un caldo meno intenso. La vittoria è andata all’olandese Karlijn Swinkels che ha coperto il giro di 13.7 km in 18’21’’. Molto bene sono andate le azzurrine, con la campionessa europea Lisa Morzenti a soli 7’’ di distacco nonostante un percorso non esattamente tagliato sulle sue attitudini.

Il bronzo è andato alla francese Juliette Labous, con Alessia Vigilia ed Elena Pirrone che hanno chiuso all’ottavo e decimo posto, a conferma di un movimento azzurro molto vivace in questa categoria.

Ganna, una battuta d’arresto

Nella prova riservata agli under 23 c’erano grandi aspettative per Filippo Ganna. Il Campione del Mondo dell’inseguimento ha però offerto una prova non all’altezza del suo talento.

Il piemontese è arrivato probabilmente al finale di stagione un po’ in calo di condizione e non è riuscito ad inserirsi nella corsa al podio. Ganna ha concluso solo 14°, ad oltre un minuto e mezzo dal vincitore, il tedesco Marco Mathis. La corsa si è decisa subito: gli atleti tra i primi a partire hanno fatto segnare dei tempi che tutti gli altri non sono più riusciti ad avvicinare, complice probabilmente anche il caldo che è andato a farsi sempre più intenso con il passare delle ore. Mentre Mathis è partito alle 10 e mezza, gli ultimi hanno preso il via infatti intorno alle 14, con una distribuzione degli atleti nella starting list piuttosto anomala. Tra i primi sono partiti infatti molti outsider, che hanno beneficiato di un clima meno opprimente.

Poi una lunga fase di corridori senza nessuna ambizione e infine tutti i favoriti nelle ore più calde. Mathis ha fatto segnare un eccellente 34’08’’, con 17’’ sul connazionale Schachmann e 37’’ sull’australiano Scotson, tutti partiti nella mattinata. Nessuno dei favoriti è riuscito più ad insidiare la situazione acquisita, con solo l’altro tedesco Kamna ad inserirsi al 4° posto e tutti gli altri molto più lontani.

Da segnalare anche un increscioso episodio verificatosi durante la prova del vincitore, a riprova di un’organizzazione tutt’altro che perfetta. Mathis si è trovato davanti un’ambulanza, che ha dovuto superare in una rotonda, e una macchina da cui ha preso un po’ di scia, alimentando anche qualche lamentela dei colleghi.