L'aibaha reso nota la sospensione di tutti gli arbitri ufficiali di boxe che abbiano preso parte alle Olimpiadi di Rio, trentasei in tutto, in attesa di ottenere i risultati di un'inchiesta aperta contro questi ultimi, accusati di aver emesso verdetti "discutibili" e particolarmente faziosi.
Già prima della fine dei Giochi Olimpici, l'AIBA aveva dichiarato che si sarebbe indagato riguardo ad alcuni fatti avvenuti sul ring e fuori da esso, con particolare attenzione al caso di Evgeny Tishchenko, vincitore dell'oro nei pesi massimi (+91 kg), in un match dove l'avversario, il kazako Vassiliy Levit, uscito sconfitto, aveva più volte dato la sensazione di poterlo mandare al tappeto e di essere molto più attivo.
Da ricordare che già in precedenza l'atleta di nazionalità russa aveva suscitato indignazione per la vittoria contro il nostro atleta di casa, Clemente Russo, in un match dove il pugile di Caserta non aveva certo demeritato, aggiudicandosi due riprese su tre, assegnate però al suo avversario con un verdetto quantomeno discutibile.
Un altro match sotto la lente d'ingrandimento dell'AIBA è quello combattuto tra Vladimir Nikitin e Michael John Conlan valevole per il passaggio in semifinale dei pesi gallo. Malgrado il pugile irlandese avesse dominato tutte e tre le riprese, la vittoria era andata con verdetto unanime al pugile russo, che poi avrebbe ottenuto la medaglia di bronzo.
Un'altra pugile nostrana, Irma Testa, sconfitta dalla francese Mossely ai quarti di finale con verdetto unanime, aveva già manifestato il proprio dissenso per un sistema di arbitraggio che privilegia i grandi nomi e le grandi federazioni, ritenendo impossibile che tutti i giudici fossero stati in grado di fornire lo stesso punteggio nella stessa ripresa, soprattutto se particolarmente combattuta tra le due contendenti.
A lanciare l'inchiesta è stato il presidente dell'AIBA, il taiwanese Wu-Ching Kuo, che ha però sottolineato come il sistema di punteggio ed eventuali errori degli arbitri non debbano diventare un capro espiatorio per gli atleti sconfitti.