Finiti i botti iniziali e i colpi di contorno, il ciclomercato sta vivendo la sua ultima fase. Alcune squadre hanno già chiuso il proprio organico e molti corridori sono ancora senza una sistemazione. Gli spazi di manovra sono ormai molto stretti e le speranze di trovare un ingaggio sempre più ridotte. Alcuni corridori hanno annunciato il proprio addio al Ciclismo negli ultimi giorni, ed altri sono ancora a caccia di una squadra, una ricerca sempre più disperata.

Ciclismo, anche Fischer lascia

Tra i corridori che hanno annunciato il proprio addio al ciclismo spicca il nome del brasiliano Murilo Fischer.

A 37 anni e dopo una carriera di buon livello per lui è arrivato il momento in cui poter appendere piuttosto serenamente la bicicletta al fatidico chiodo. Fischer ha corso a lungo per team italiani, debuttando nel ciclismo pro nel 2004 con la Domina Vacanze e militando poi anche in Naturino e Liquigas. Tra le sue vittorie spiccano semiclassiche come il Giro del Piemonte e il Giro di Romagna, anche se il risultato più eclatante resta probabilmente il quinto posto al Mondiale 2005, quello vinto da Boonen. Ha deciso di smettere, ma ad appena 27 anni, anche Travis Meyer, campione australiano nel 2010. Meyer ha corso nelle ultime stagioni alla Drapac, ma con la fusione della sua squadra con la Cannondale non ha più trovato posto.

Ha annunciato il ritiro anche il 36enne basco Pablo Urtasun. Dopo una lunga carriera alla Euskaltel, con vittorie al Tour of Britain, alla Vuelta Castilla Leon e alla Vuelta Asturie, aveva trovato spazio solo in piccole squadre continental in giro per il mondo. Senza sbocchi per tornare nel ciclismo che conta Urtasun ha deciso di smettere.

L’appello di Malacarne

Tra chi ancora spera in una chiamata c’è anche Davide Malacarne. Non confermato dalla Astana Malacarne rischia seriamente di dover lasciare il ciclismo a soli 29 anni. “A 29 anni perché dovrei smettere?” è stato l’appello lanciato su twitter dal corridore veneto, già iridato juniores nel ciclocross. L’ex corridore della Astana non è l’unico atleta di buon livello che non ha ancora certezze per il proprio futuro.

Tra gli altri anche il basco Amets Txurruka, il bielorusso Ilia Koshevoy, alcuni ex Iam come Tanner, Pellaud e Fumeaux, non sanno ancora se potranno continuare a correre o saranno costretti a lasciare il ciclismo.