La carriera di Fabian Cancellara è finita come si conviene ad una vera leggenda, sul podio olimpico, il massimo traguardo per ogni sportivo. Il fuoriclasse svizzero ha poi salutato il mondo del ciclismo con un’ultima apparizione al criterium della Japan Cup. Ora, a qualche settimana di distanza, Cancellara è tornato a parlare del suo ritiro in un’intervista concessa al giornale Revolution. Il campione ha rivelato che la sua decisione non è stata presa per il timore di non essere più competitivo, ma per l’usura mentale.
Cancellara: testa più importante delle gambe
Cancellara ha spiegato la sua visione sulla capacità di raggiungere la massima performance possibile nel ciclismo. Per il campione svizzero non è solo una questione di forza fisica, ma anzi, a fare la differenza sono più altri fattori: “La testa incide per il 60-70% sulle prestazioni, il resto viene dal fisico” ha spiegato Cancellara “Se non sei completamente concentrato mentalmente, con tutto quello che ciò comporta dal punto di vista dei sacrifici, non sarai capace di vincere una grande corsa. Restare forti mentalmente è la cosa più difficile per un ciclista”.
Più di un decennio di attività ad altissimi livelli ha usurato Cancellara mentalmente prima che fisicamente.
Il campione ha rivelato che avrebbe potuto continuare ancora a correre e a vincere: “Dopo Rio ho capito che avrei potuto continuare altri due anni ai massimi livelli. Fisicamente non ci sarebbero stati problemi, ma il ciclismo non è solo una questione fisica. Mentalmente ho sentito che era arrivato il momento di smettere” ha ammesso Cancellara.
Cancellara ha concluso una carriera epica con l’oro della cronometro alle Olimpiadi di Rio. Nel suo palmares spiccano anche sette classiche monumento (3 Fiandre, 3 Roubaix e 1 Sanremo), quattro titoli Mondiali a cronometro, un altro oro e un argento olimpico a Pechino, sette tappe al Tour de France, la Tirreno Adriatico, il Giro di Svizzera e tre Strade Bianche. Il prossimo 12 novembre saluterà il pubblico del Belgio che lo ha applaudito per tanti anni nelle classiche del nord con una serata tra gare e spettacolo al velodromo di Gand.