Mancano ancora più di cinque mesi all'inizio del centesimo Giro d'Italia ma già si rincorrono le voci dei possibili candidati alla conquista di una prestigiosa Maglia Rosa. Dopo le conferme, più o meno ufficiali, dei vari Vincenzo Nibali, Fabio Aru, Esteban Chaves, Rafal Majka, Steven Kruisjwijk, Thibaut Pinot e Ilnur Zakarin, ha espresso il desiderio di partecipare al Giro anche romain bardet. Per il francese della AG2R La Mondiale, secondo nell'ultimo Tour de France alle spalle di Chris Froome, si tratterebbe di un esordio assoluto in un GT al di fuori della Grande Boucle: "Cerco sempre nuovi stimoli e voglio evitare di cadere nella routine - afferma il corridore francese - Per questo ho molta voglia di correre il Giro d'Italia, al momento le possibilità sono del 50% e la decisione definitiva verrà presa a dicembre".
Un desiderio, neanche troppo velato, di andare al Giro che nasce anche dal fatto che Bardet, da quando è passato professionista nel 2013, ha corso sempre e solo il Tour. Ciò in quanto corridore francese, in una squadra francese, con sponsor francesi. Bardet, inoltre, in questi anni ha corso con la pressione di una nazione intera che aspetta da ben trent'anni un successo alla Grande Boucle, l'ultima volta fu con il grande Bernard Hinault.
Il direttore sportivo della AG2R La Mondiale Julien Jurdie mette le cose in chiaro: "Non credo sia l'anno giusto per fare il Giro, soprattutto perché il percorso del Tour è molto favorevole alle caratteristiche di Bardet con poche cronometro e molte salite e discese.
Il percorso del Giro - continua Jurdie - è molto esigente, motivo per cui la doppietta Giro-Tour sarà difficilissima quest'anno; le strade italiane, inoltre, sono insidiose e Romain non le conosce a differenza di corridori come Nibali o Aru".
Bardet, che nel 2017 vuole correre per la prima volta due grandi giri nella stessa stagione, sembra dunque indirizzato verso la Vuelta a Espana, anche se non rinuncia al sogno del Giro, una corsa che "potrebbe essere utile per me anche in ottica Tour de France".