Tribali, immagini, figure, citazioni bibliche e frasi simboliche. Pronti anche loro a scendere in campo, ad accompagnare i calciatori di Barcellona e Real Madrid nell’attesissimo ‘Clasico’ di domani pomeriggio al Camp Nou (fischio d’inizio alle 16.15) e, ovviamente, a finire sotto l’immancabile selva dei flash a bordo campo. Perché sì, Barça-Real, la partita più attesa dell’anno, è anche questo: una sfida di tatuaggi. E se ancora non sappiamo chi la spunterà sul terreno di gioco, la presenza da entrambe le parti di esponenti avvezzi al tatuaggio seriale ci fa già propendere da ora per un salomonico pareggio.

Così, ‘a pelle’.

I 25 tattoo di Neymar

Sul fronte blaugrana il vincitore è Neymar. Impossibile stargli dietro: 25 tatuaggi - venticinque! - sono troppi per chiunque. Il brasiliano ne ha dappertutto e per tutti i gusti: due passi della Bibbia (Corinzi ed Efesini), uno “shh” (copiato da Rihanna), i nomi dei familiari, aforismi, riferimenti amorosi e date di nascita. L’ultimo, quello più curioso, se l’è fatto sulla gamba sinistra e raffigura un bimbo con in testa il cappellino del Brasile che, guardando in alto oltre la favela, vede i suoi tre sogni comparire in altrettanti fumetti: avere una casa, giocare a calcio e vincere la Champions. In pratica, un richiamo a se stesso e alle sue umili origini.

A fare compagnia a ‘O Ney’ c’è sua maestà Lionel Messi. Riluttante fino a qualche anno fa, da un po’ di tempo anche la ‘Pulce’ ha ceduto al fascino dei tattoo e sfoggia nell’ordine: il volto di Cristo, una rosa che sovrasta un fiore stilizzato, un particolare architettonico della Cattedrale di Barcellona, il viso della madre, le mani del figlio Thiago e, dulcis in fundo, un mega-calzettone nero con sopra stampato il numero dieci.

Niente male davvero.

Sergio Ramos e il folletto

Tuttavia in casa Real non si scherza affatto e il re incontrastato è senza dubbio Sergio Ramos. Tredici - per ora - i tatuaggi del capitano merengue, per la maggior parte disegni e frasi che ne hanno segnato la carriera. Nella parte superiore della schiena campeggia un folletto con un pallone, mentre in quella inferiore ci sono i nomi dei fratelli, Renè e Miriam.

Situata sulla parte esterna del bicipite sinistro vi è l'immagine della Vergine Maria, mentre all’interno troviamo due frasi in inglese: “Lo spirito dei nostri morti” e “Sopravvive nella memoria dei loro vivi”. Il suo idolo Michael Jackson trova spazio sul braccio destro, così come un omaggio ad Antonio Puerta - suo ex compagno del Siviglia deceduto in campo nel 2007 - compare sull’avambraccio sinistro con la scritta “Non ti dimenticherò mai”. Infine, sempre sull’avambraccio sinistro c’è un tatuaggio con il numero VII, suo numero fortunato, mentre sulle mani Ramos ha i nomi dei genitori. Amanti deI tribali sono invece Isco e Marcelo. Il brasiliano in particolare, quest’estate si è fatto imprimere sulla gamba sinistra la doppia vittoria della Champions League nel 2014 e nel 2016.

Menzione finale per il terzino destro Danilo, che ha il volto di una tigre a coprigli l’intera mano per poi proseguire lungo il polso.

Ronaldo “immacolato”

E Cristiano Ronaldo? Possibile che il giocatore più glamour del pianeta non abbia neanche un tatuaggio? Anni fa girava la voce secondo cui non ne potesse avere perché era donatore di sangue. In realtà il portoghese non ha mai rilasciato dichiarazioni in merito - inoltre il regolamento dell’Avis spiega che dopo un tatuaggio il sangue non si può donare per soli quattro mesi - e quindi, la domanda rimane: perché CR7 non si tatua?