A pochi giorni dal debutto assoluto nel Tour Down Under, il Team Bahrain Merida si è svelato ufficialmente a stampa e appassionati. La nuova squadra capitanata da Vincenzo Nibali è stata presentata in Bahrain con una serie di iniziative che hanno coperto tutto il weekend appena concluso. Sabato Nibali e compagni hanno pedalato per tre ore con un gruppo di circa 400 ciclisti locali, mentre domenica la squadra ha raggiunto il principe Nasser nel suo palazzo.

Copeland, un progetto a lungo termine

Del Team Bahrain Merida non c’era in realtà più molto da scoprire e presentare, visto che l’organico, le maglie e le biciclette erano già state via via svelate nelle scorse settimane.

Tra i motivi di interesse della due giorni hanno avuto un ruolo di primo piano le parole del Team manager Brent Copeland, che ha parlato a lungo del progetto, della crescita che vuole seguire la squadra, svelando anche qualche retroscena di ciclomercato. Copeland ha spiegato che questo per il Team Bahrain Merida è un punto di partenza per arrivare alle vette più alte del grande Ciclismo. L’obiettivo è di trasformare la squadra in una corazzata in grado di competere alla pari con il Team Sky e le altre formazioni di vertice. “La nostra idea è di arrivare al livello della Sky, della BMC e della Quickstep” ha spiegato Copeland “Se si guarda a chi abbiamo in questa squadra e al poco tempo che abbiamo avuto per formarla, allora siamo in buona posizione”.

Il Giro come primo obiettivo

Intanto però il Team Bahrain Merida ha programmato un avvio più soft. In attesa di sfidare più apertamente la Sky e di competere ai massimi livelli su più fronti, la squadra mediorientale ha fissato nel Giro d’Italia il suo primario obiettivo stagionale. “La nostra stagione è incentrata sul Giro perché questo è l’obiettivo di Nibali” ha continuato Copeland, che ha rivelato anche di aver provato ad ingaggiare Tom Boonen per avere un leader da classiche senza però essere riuscito a trovare la quadratura del cerchio tra budget e necessità di avere dei corridori di supporto.

“Abbiamo dei corridori per le corse a tappe più brevi e per le classiche, ma quando si tratta di un nuovo progetto è difficile fare tutto. In futuro però avremo una squadra per puntare ai grandi giri e una per le classiche” ha concluso Copeland.