Come ogni anno, sono molti gli sportivi che hanno deciso di chiudere la propria carriera. Nel 2016 è stato il turno di molte stelle, vere e proprie icone dello sport nelle rispettive discipline: alcuni hanno preso la non facile decisione all'apice della propria carriera, salutando da campioni, come nel caso di Nico Rosberg. Il pilota tedesco, figlio d'arte (il padre Keke era stato campione del mondo nel 1982), si è ritirato il 2 dicembre scorso, al termine della stagione di Formula 1 del suo unico titolo iridato.

Da Kobe Bryant a Michael Phelps

Il ritiro del cestista statunitense Kobe Bryant è stato senz'ombra di dubbio il più romantico.

Già agli sgoccioli del 2015 aveva annunciato la decisione, attraverso la diramazione di una toccante lettera, di fatto una dichiarazione d'amore al basket, avvenuta il 13 aprile del 2016: nell'ultima partita disputata dal talento di Filadelfia, 5 volte campione dell'NBA, contro gli Utah Jazz, ha messo a segno la bellezza di 60 punti (record stagionale per un singolo giocatore).

Sul finire della trentunesima edizione dei Giochi Olimpici, svoltasi a Rio de Janeiro, il 13 agosto ha detto basta il più grande nuotatore della storia, nonché il più titolato atleta delle Olimpiadi moderne con 23 ori, 3 argenti e 2 bronzi.

Michael Phelps, una leggenda vivente.

In mezzo a questi due mostri sacri, un notevole elenco di campioni che gli appassionati non potranno più vedere all'opera, limitandosi a godere dei ricordi che hanno lasciato. Tra questi risaltano Lleyton Hewitt, tennista australiano vincitore di due tornei del Grande Slam (US Open 2001, Wimbledon 2002), due edizioni della Coppa Davis, nonché ex numero 1 al mondo; Saif Saaeed Shaheen, keniota naturalizzato qatariota, due volte campione del mondo dei 3000 siepi e detentore del record mondiale; Peyton Manning, emblematico quarterback di Indianapolis e di Denver, unico nel suo ruolo ad aver vinto il Super Bowl con due franchigie diverse; il campione del mondo a Berlino 2006 Luca Toni, capocannoniere in Italia (2 volte) e in Germania; Tim Duncan, ala-pivot dei San Antonio Spurs, 5 volte campione NBA ed eletto in due occasioni MVP; la saltatrice con l'asta russa Elena Isimbaeva, campionessa olimpica, mondiale ed europea, prima donna a varcare la barriera dei 5 metri.

Non vanno dimenticati Miroslav Klose (massimo realizzatore nella storia dei mondiali di calcio), Steven Gerrard (storica bandiera del Liverpool), i due veterani della Formula 1 Felipe Massa (che però ci starebbe ripensando) e Jenson Button e la bella Ana Ivanovic, vincitrice del Roland Garros nel 2008.