Sudatissima partita, nella notte di Basket NBA, tra Milwaukee bucks e San Antonio Spurs: la squadra dei Bucks, nonostante la trasferta su campo avversario, porta a casa una difficilissima partita contro una delle migliori 5 franchigie, con il risultato finale di 109 a 107. Partita a ritmi molto particolari e sorprendenti: il team di Milwaukee decide di utilizzare la stella Giannis Antetokounmpo solo per 9 minuti complessivi, i quali gli permettono di effettuare solo 2 assist e 2 rimbalzi, rimanendo a 0 punti, superato da tutto il resto dei compagni, Beasley e Parker su tutti, i quali chiudono, rispettivamente, a 28 e 22.

Diametralmente opposta è, invece, la partita per i texani, che necessitano di tutto l'aiuto possibile delle nuove leve, unito a quello dei suoi storici giocatori: Kawhi Leonard vince ai punti, piazzandone ben 30, seguito dal veterano Tony Parker, il quale distribuisce 7 assist, condendo il tutto con 11 rimbalzi di Pau Gasol. Altra singolare prestazione è quella degli Utah Jazz, che passano in casa sui Cleveland Cavaliers per 100 a 92: Gordon Hayward mette 28 punti, che si uniscono ai 7 assist di Hill e ai ben 14 rimbalzi effettuati da Rudy Gobert, i quali riescono a spianare la strada per la vittoria; per i Cavs (i quali ricevono una brusca stoppata che li costringe a lasciare la cima della classifica), ottime, in ogni caso, le prestazioni di LeBron James e Kyrie Irving, che dominano ai punti mettendo, rispettivamente, 29 e 20.

Le gare della notte

Arriva la seconda sconfitta consecutiva per i Chicago Bulls, ospiti del rispettabilissimo team dei Washington Wizards: i padroni di casa piegano gli ospiti con il risultato finale di 101 a 99. I Brooklyn Nets rimangono, purtroppo, ancorati all'ultimo gradino della classifica generale, mettendo a referto un'altra brutta sconfitta contro gli Atlanta Hawks, loro ospiti: il gruppo, guidato da Dwight Howard e Dennis Schroder, chiude con una una vittoria (abbastanza larga) di 117 a 97.

Dopo 2 sconfitte nelle ultime 2 gare, i Toronto Raptors tornano a cacciare gli artigli, e si riappropriano della quinta posizione, battendo gli ospiti Boston Celtics (ovvero proprio la squadra che li aveva recentemente superati), imponendosi con il punteggio di 114 a 106. Golden State ospita i Miami Heat (non proprio irresistibili, nonostante dei buoni nomi sulle carte), e soffre per ben tre/quarti di gara, riuscendo a trovare il giusto ritmo solo nell'ultima frazione di gioco, chiudendo con una vittoria per 107 a 95.

Vincono in casa i Sacramento Kings sui diretti rivali dei Detroit Pistons, con il punteggio di 100 a 94, mentre, dopo 2 vittorie consecutive, i Los Angeles Lakers tornano a fare i conti con una brutta prestazione, che li vede perdere in casa contro i Portland Trail Blazers, sul risultato di 108 a 87, che può ben considerarsi un passivo decisamente pesante, per classifica e ritmo di gioco.

La gara di Houston

Se c'è una cosa che ha dimostrato coach D'Antoni in questo lasso di tempo, è l'incapacità di avere dei limiti: i suoi Rockets vincono in casa sugli Charlotte Hornets per 121 a 114. Il leader della partita (così come della sua squadra), è di nuovo James Harden, che si riappropria della cima della classifica MVP, facendo registrare una tripla-doppia a cui ci ha già abituato: il talentuoso giocatore di houston chiude la gara con 40 punti, 15 rimbalzi e 10 assist, in tutti e 3 i casi la media più alta in partita.