Quello vinto nel 2015 molto probabilmente non sarà stato l’ultimo Giro d’Italia corso da Alberto Contador. Il fuoriclasse spagnolo l’ha confidato in un’intervista concessa a Cyclingnews: per quest’anno si punterà sul Tour de France, ma per il 2018 è molto probabile il ritorno al Giro d’Italia, una corsa che ha sempre amato. Contador si è mostrato anche molto rasserenato dopo il passaggio dalla Tinkoff alla Trek, in cui ha trovato un ambiente più coeso e equilibrato.

Contador, appuntamento al Giro 2018

La parte più sorprendente della lunga intervista di Alberto Contador è quella in cui già anticipa i programmi per la prossima stagione.

Quest’anno il fuoriclasse spagnolo si concentrerà principalmente sul Tour de France, senza dimenticare le corse a tappe della primavera come la Parigi Nizza. Contador ha parlato del Tour come della corsa più grande e prestigiosa, ma senza dimostrare un particolare legame con la gara più importante del Ciclismo. “Il Tour è ovviamente la più importante, per gli sponsor soprattutto e per l’esposizione mediatica, ma ci sono molte altre corse” ha spiegato Contador. “Quest’anno il Tour è l’obiettivo più importante per me, ma questo non significa che è la corsa che ho intenzione di godermi di più. Il Tour è solo un’altra gara del mio programma a cui devo arrivare in condizioni ottimali, come faccio anche per le altre corse”.

Al contrario Contador non ha mai nascosto di amare molto l’Italia e di essersi goduto le tre partecipazioni al Giro. Il campione ha dato un appuntamento ai suoi tifosi italiani: “E’ molto probabile che torni a correre il Giro d’Italia nel 2018”.

Contador: Tinkoff non ideale

Contador ha parlato molto della sua voglia di correre sempre all’attacco, ricordando le sue tappe da dentro o fuori, come quando ribaltò la Vuelta Espana 2012 a Fuente Dè o rischio di farlo con il Tour de France 2011 nella tappa dell’Alpe d’Huez.

“Solo una volta ho avuto una ricompensa sottoforma di vittoria, ma nelle altre occasioni ho avuto altri tipi di riconoscimento” ricorda il campione “E’ un premio che preferisco, che la gente ricorda meglio e che per me ha più valore di un trofeo”.

Contador è tornato anche sulla difficile esperienza con la Tinkoff e sul diverso ambiente trovato nella Trek Segafredo.

“Alla Trek abbiamo appena iniziato e sembra che siamo compagni di squadra da anni” ha spiegato Contador “L’anno scorso alcuni aspetti non erano ideali al momento di affrontare il Tour de France. Ora sono in un ambiente completamente diverso e chiaramente sono più rilassato”.