Sono ormai 11 anni da quell’ultima vittoria italiana alla Milano Sanremo firmata da Filippo Pozzato. Per il campione vicentino sembrava l’inizio di una collezione importante di classiche monumento, che poi purtroppo si è sempre fermata ad un passo dal trionfo. A 35 anni questa per Pozzato sarà probabilmente l’ultima volta alla Milano Sanremo, un’occasione da vivere con un pizzico di emozione in più ma sempre con il sogno di potersi trovare ancora davanti a tutti nell’affascinante cornice di Via Roma.

Sanremo, la corsa più bella

La Milano Sanremo è la corsa dei sogni per Pozzato, quella che ha sempre desiderato, e poi vinto.

“E’ la corsa più bella per me e per la squadra, e quella più importante che facciamo all’inizio della stagione” ha confidato in un’intervista a Cyclingnews. Pozzato è un veterano della Sanremo: l’ha corsa per 13 volte, vincendola nel 2006, arrivando secondo due anni più tardi e finendo complessivamente per ben cinque volte nella top ten. Anche un anno fa, pur in una stagione non esaltante, fu il migliore degli italiani con il suo ottavo posto. Pozzato riconosce però che rispetto al passato gli equilibri della Classicissima sono cambiati: “Le gambe vanno bene ma negli ultimi cinque o sei anni è diventata difficile da vincere perché ci sono troppi velocisti nel finale” ha analizzato Pozzato “Quando ho vinto non ero il favorito, ho attaccato a 600 metri dalla fine e ce l’ho fatta.

Quest’anno quando si vedrà l’occasione sarà importante attaccare, avere buone gambe e tanta fortuna”.

Pozzato: “Avrei vinto Roubaix e Fiandre senza Boonen”

La parte più interessante dell’intervista che Pozzato ha concesso a Cyclingnews è probabilmente quella che guarda al passato. Il campione vicentino ha dovuto prendersi spesso la parte dello sconfitto, del secondo, battuto dai fuoriclasse che hanno segnato l’ultimo decennio di classiche, Cancellara e Boonen.

Ma ha anche dovuto inchinarsi ai giochi di squadra in alcune occasioni, perdendo delle opportunità negli anni migliori della carriera. Pozzato ha spiegato di non avere rimpianti e di essere anzi felice del valore di quelle sfide di straordinario livello: “Senza Boonen avrei vinto la Parigi Roubaix, il Giro delle Fiandre e un’altra Sanremo” ha dichiarato Pozzato “Ma questo è il Ciclismo e preferisco arrivare secondo dietro ad un grande campione.

Quando si vince e il secondo non è un grande corridore non mi piace”. Pozzato ha rivelato anche un episodio del Giro delle Fiandre 2006, quando aveva da poco vinto la Sanremo ed era compagno di squadra di Tom Boonen: “Penso che avevo le gambe più forti quel giorno e che potevo vincere il Fiandre, ma per la squadra la cosa migliore era vincere con Boonen perché era il miglior corridore belga in una squadra belga. Ho lavorato negli ultimi 40 km davanti al gruppo e lui ha vinto”.