La settimana che porta verso il Giro delle fiandre è scandita dalle provocazioni della Quickstep nei confronti di Peter Sagan. Dopo le polemiche seguite al finale della Gand Wevelgem, quando Sagan e Terpstra si sono eliminati a vicenda, la squadra belga ha rilanciato la sfida in termini spietati verso il Giro delle Fiandre. Il Ds della Quickstep, l’ex corridore Wilfried Peeters, ha dichiarato che la sua squadra cercherà di vincere, ma all’occorrenza potrebbe anche accontentarsi di far perdere Sagan.
I litigi tra Gand e Fiandre
Dopo aver mancato il successo alla Milano Sanremo per la poca collaborazione di Kwiatkowski e Alaphilippe, Peter Sagan ha mostrato qualche segno di nervosismo.
Il Campione del Mondo si è spesso lamentato che i corridori in fuga insieme a lui non collaborano per poi cercare di batterlo nel finale, o anche solo per farlo perdere. Così è stato anche alla Gand Wevelgem, quando la Quickstep ha chiesto a Niki Terpstra di non dare man forte al tentativo di fuga con Sagan e Van Avermaet, provocando il battibecco che ha deciso la corsa in favore del campione olimpico. Sagan ha parlato di un “gioco a buon mercato”, mentre la Quickstep ha difeso le sue strategie. “Eravamo in una situazione in cui avevamo due corridori più veloci nel secondo gruppo” ha spiegato il Ds della squadra belga Wilfried Peeters a Cyclingnews “Non dovevamo sostenere la fuga al 100%, non eravamo sicuri di poter vincere”.
Sagan contro tutti
Il clima molto caldo che si è creato ha fatto crescere la tensione in vista del Giro delle Fiandre di domenica 2 aprile. Peeters l’ha spiegato con quella spietata legge del Ciclismo che è ancora più esasperata in uno scenario da battaglia antica come quello delle classiche del pavè: “ Noi cercheremo di vincere il Giro delle Fiandre, ma se non potremo vincere allora Sagan perderà” ha dichiarato l’ex corridore fiammingo, alzando il livello della provocazione al pari della posta in palio.
“Ci sono due corridori più forti, sono Sagan e Van Avermaet, tutti lo sanno, si è visto molto bene sul Kemmelberg. Noi abbiamo più corridori, a volte questa è una buona cosa e a volte no” ha concluso Peeters. Sarà solo una provocazione per innervosire e destabilizzare Peter Sagan? Domenica al Giro delle Fiandre si preannuncia in ogni caso una battaglia senza esclusione di colpi.