Saranno 200 corridori in forza a 25 squadre a presentarsi al via del Giro delle Fiandre edizione numero 101. Si corre domani, domenica 2 aprile, su un percorso rinnovato nella parte centrale ma con il consueto finale di Oudenaarde dopo aver affrontato Kwaremont e Paterberg. È un Giro delle fiandre che si preannuncia particolarmente caldo dal punto di vista strategico, con lo squadrone Quickstep che è pronto ad attaccare ed eliminare le due grandi individualità di Sagan e Van Avermaet prima di arrivare al gran finale.

Giro delle Fiandre, Sagan e Van Avermaet i più forti

Il Giro delle Fiandre ruota quest’anno attorno a tre punti cardine. I due corridori più forti individualmente, quelli che possono andarsene sull’ultimo passaggio dal Paterberg, sono senz’altro il Campione del Mondo Peter Sagan e Greg Van Avermaet, reduce dalle vittorie ad Harelbeke e Gand Wevelgem. La squadra più forte è però senza dubbio la Quickstep Floors, che può contare su un gruppo di eccezionale qualità ed esperienza formato da Boonen, Terpstra, Stybar e un rigenerato Gilbert. Le strategie di casa Quickstep potranno cambiare il volto alla corsa: ci si aspetta un attacco da lontano da Boonen e compagni, forse sui passaggi da Kwaremont e Paterberg ad una cinquantina di chilometri dall’arrivo, o sul successivo e terribile Koppenberg.

In questo modo i Quickstep potranno isolare Van Avermaet e soprattutto Sagan, che ha certamente la squadra più debole tra i favoriti. La marcia di avvicinamento a questo Giro delle Fiandre è stata carica di tensioni, con le polemiche seguite al battibecco tra Sagan e Terpstra alla Gand, e ci si può aspettare una corsa senza esclusione di colpi.

Attorno ai fari Sagan, Van Avermaet e Quickstep, Saranno della contesa anche il vincitore del 2015 Alexander Kristoff, ed ancora John Degenkolb, Arnaud Demare, Oliver Naesen, Tiesj Benoot, Edvald Boasson Hagen, Luke Rowe, mentre sembra in condizioni precarie un altro dei grandi interpreti del pavè, Sep Vanmarcke.

Gli italiani

Inutile nascondersi: sarà quasi impossibile tornare a vincere il Giro delle Fiandre per i colori azzurri, ma anche salire sul podio. Molti italiani saranno al via esclusivamente con compiti di gregariato, e pensiamo ai vari Oss, Quinziato, Guarnieri. La corsa di Trentin, Moscon e Felline dipenderà dalle strategie delle relative squadre: non ricoprono ruoli di leadership ma potrebbero essere impiegati per inserirsi in qualche attacco. Potrebbero far bene Alberto Bettiol, reduce da un decimo posto ad Harelbeke, e Oscar Gatto, e si spera in Sonny Colbrelli, caduto però nell’ultimo allenamento prima della partenza per il Belgio. Ci sarà anche Pozzato, che ha dato pochi segnali interessanti finora ma ha classe ed esperienza. In ogni caso vedere un azzurro tra i primi dieci sarebbe già un risultato da prendere positivamente.