Quasi tutti i ragazzi che vedranno questo articolo ci diranno: “Avete sbagliato a scrivere. E’ Isaiah Thomas, non Isiah”. No ragazzi, purtroppo vi dobbiamo correggere.

Il giocatore di cui vi parleremo oggi non è l’attuale leader dei Boston Celtics, ma bensì l’ex membro dei “Bad Boys” di Detroit, capace di vincere ben due titoli NBA nonostante i suoi 185 cm di altezza.

L’infanzia difficile

Isiah Lord Thomas III nasce il 30 Aprile di 56 anni fa nel quartiere più povero e pericoloso di Chicago, il West Side, un luogo dove la violenza delle bande è all’ordine del giorno.

E’ l’ultimo nascituro di una sfornata che vantava ben 8 altri “cuccioli”. Suo padre lo abbandonò quando era ancora un neonato, così venne cresciuto dalla madre nella povertà più assoluta.

Un giorno una delle tante bande che comandava il quartiere venne nella sua casa per guadagnare futuri membri della gang tra i suoi fratelli, ma lui venne protetto da tutti e riuscì a scamparla.

Vide i suoi fratelli maggiori finire in strada, risucchiati nel tunnel della droga, ma Zeke, come venne poi soprannominato Isiah, si salvò proprio grazie alla palla a spicchi.

High School e College

Alla High School andò alla St. Joseph’s di Weichester, dove vinse il titolo statale nel ’78 e diventò uno tra i migliori giocatori di HS d’America.

Per quanto riguarda il college scelse l’Indiana di Bobby Knight e fu proprio lì che s’iniziò a vedere il suo immenso talento. Dopo un ottimo primo anno, quello seguente già portava la squadra alla vittoria del titolo NCAA, vincendo anche il titolo di MVP della finale.

I primi anni in NBA

L’anno successivo decise di dichiararsi al Draft del 1981 per guadagnare qualche soldo in aiuto alla famiglia.

Venne scelto dai Detroit Pistons con la seconda chiamata assoluta.

L’anno da Rookie lo vide già convocato all’All Star Game (il primo dei 12 consecutivi che giocherà) e finì ad un passo dal vincere il premio di miglior giocatore al primo anno nella Lega.

Tempo un paio d’anni e fece il suo esordio nella post-season, riuscendo a segnare ben 16 punti nel giro di 94 secondi contro i Knicks, ma i Pistons uscirono lo stesso.

L’anno successivo vennero eliminati in semifinale di Conference ad Est dai Celtics di Bird, McHale e Parish, squadra che li eliminò anche nel 1987, ma stavolta alla settima partita.

L’annata successiva vide finalmente l’approdo di Isiah e dei Pistons alle Finals, dopo aver eliminato i Celtics, che però vennero vinte dai Lakers in sette atti.

Il back-to-back con Detroit

La stagione 1988/89 fu quella dei “Bad Boys” di Dumars, Rodman e proprio il nostro Isiah, capaci di chiudere la stagione regolare con un record di 63-19. Ai Playoff eliminarono Celtics, Bucks ed i Bulls di Michael Jordan prima di arrivare al rematch in finale contro i Lakers. Stavolta fu la squadra di “Motor City” ad aggiudicarsi l’anello, il primo della carriera di Thomas.

L’annata successiva fu quella del back-to-back, cioè del successo bissato dai Pistons. Isiah fu anche nominato MVP delle Finals.

Le sfide con i Bulls e la decisione di ritirarsi

Gli anni seguenti furono difficili perché i Pistons si scontrarono con i Bulls di Jordan e Pippen, venendo sempre sconfitti.

Thomas prese la decisione di ritirarsi alla fine della stagione 1994, data che non rispettò a causa dell’infortunio al tendine d’Achille che lo costrinse a concludere la sua carriera con un mese d’anticipo.

Premi e riconoscimenti

Isiah Thomas è stato inserito per tre volte nel miglior quintetto NBA. E’ stato il migliore di sempre per quanto riguarda i punti, le palle rubate, le partite giocate e gli assist in maglia Pistons.

Nella classifica di tutti i tempi dei passaggi smarcanti si è posizionato al 5° posto, mentre per quella dei palloni recuperati ha concluso la carriera alla nona posizione.

Ovviamente la sua divisa numero 11 è stata ritirata dai Detroit Pistons e oggi penzola dal soffitto del Palace of Auburn Hills.

Eccovi le migliori 10 giocate della carriera di Isiah Thomas: