Anche la terza tappa del Giro d’Italia 2017 è passata senza intoppi per Vincenzo Nibali e il Team Bahrain Merida. La squadra mediorientale è riuscita a proteggere il suo capitano in una giornata segnata dal forte vento. Nel finale però il Team Bahrain si è trovato in una situazione strana, con un gregario come Kanstantin Siutsou che è riuscito a entrare nel ventaglio aperto dalla Quickstep Floors, mentre Nibali ha mancato di poco l’aggancio perdendo così un’occasione favorevole per guadagnare qualche secondo sui rivali per la classifica generale.
Siutsou: ‘Peccato per Nibali’
La terza tappa del Giro d’Italia sembrava una tranquilla giornata riservata ad una volatona generale. Invece il forte vento ha reso la corsa molto difficile e pericolosa. Nel finale, dopo una svolta che ha cambiato la direzione del vento, la Quickstep ha fatto selezione sfruttando la forza di Jungels e l’abilità di tutti i propri corridori nel pedalare nei ventagli. Solo una manciata di corridori di altre formazioni sono riusciti ad inserirsi nel ventaglio dei Quickstep. Tra questi anche una presenza imprevista, quella di uno dei gregari da salita di Vincenzo Nibali, il bielorusso Kanstantin Siutsou. Anche Nibali era nelle prime posizioni nel momento chiave in cui si è creato il ventaglio, ma ha mancato di poco l’aggancio ed è stato costretto così a rimanere nel secondo gruppo con tutti gli altri uomini di classifica.
“Tutti sanno che siamo qui solo per Nibali” ha spiegato Siutsou “Peccato che non sia riuscito a stare con me quando il gruppo si è diviso. Dopo la rotonda io ero in quarta posizione, ma non è stato facile rimanere con quegli sprinter così forti”.
Slongo: ‘Bene così’
Se Nibali fosse riuscito a mantenersi a ruota del suo gregario Siutsou avrebbe potuto guadagnare qualche secondo di vantaggio e mettere un po’ di pressione ai rivali più pericolosi per la maglia rosa finale.
Ma in casa Team Bahrain Merida non c’è rammarico per questa occasione sfuggita per poco: “E’ stata una tappa nervosa per il vento e abbiamo speso tante energie” racconta il Ds Paolo Slongo “Sapevamo di quel cambio di direzione dove avremmo trovato il vento laterale e siamo stati attenti. In effetti in quel punto il gruppo si è spezzato.
Siutsou era davanti e Nibali ha mancato per poco di esserci. Ma è rimasto con tutti gli uomini di classifica, a parte Jungels che ha preso qualche secondo. È stata una tappa positiva perché in momenti come questi si può compromettere il Giro per colpa di una foratura o un problema meccanico”.