Il Gran Premio dell'Azerbaijan si è concluso con la vittoria inattesa di Daniel Ricciardo, davanti a Valtteri Bottas (in rimonta dopo l'incidente al via con Kimi Raikkonen) e all'ancor più sorprendente Lance Stroll che, dopo un pessimo avvio di stagione, ha ottenuto il suo primo podio in Formula 1 a bordo della Williams Mercedes. Tuttavia, al di là dell'ordine di arrivo, la sfida sembra tutt'altro che finita, con la querelle Hamilton-Vettel che tiene ancora banco, soprattutto dopo la penalità inflitta al pilota tedesco della Ferrari, mentre il campione britannico - a detta dei commissari di gara - è risultato innocente per il brusco rallentamento in regime di Safety Car, che ha portato al tamponamento da parte della "rossa" numero 5, con conseguente "fallo di reazione" da parte di Sebastian Vettel.

Mentre tra Ferrari e Mercedes è ormai guerra di nervi, con continui botta e risposta a distanza tra le parti, di recente è arrivato anche il parere di Daniel Ricciardo, fresco vincitore a Baku e, soprattutto, ex compagno di squadra, ai tempi della Red Bull, proprio del tedesco che ora guida la Ferrari. E le dichiarazioni del driver australiano pendono tutte dalla parte di Lewis Hamilton.

Ricciardo difende Hamilton

Intervistato dalla BBC Sport, Daniel Ricciardo, oltre a raccontare la sua immensa gioia per aver vinto inaspettatamente il Gran Premio dell'Azerbaijan, ha espresso anche il suo parere sullo scontro tra Hamilton e Vettel durante la corsa. Riferendosi al pilota della Ferrari, dopo aver espresso la stima che nutre nei suoi confronti per l'amore e la grinta che profonde ad ogni gara di Formula 1, il driver della Red Bull ha affondato il colpo, sostenendo che spesso il campione tedesco esagera nel ricorrere a queste doti, arrivando ad essere un po' troppo aggressivo.

Senza troppi giri di parole, Ricciardo ha detto che a volte Sebastian Vettel "dà di matto" e che, a causa di un'elevata eccitazione, derivante probabilmente da un'eccessiva dose di agonismo, avrebbe un po' perso il controllo, protestando platealmente nei confronti del pilota Mercedes, ed esibendosi nella "ruotata" che gli è costata la penalizzazione e, quasi certamente, la vittoria della corsa.

Di contro, il pilota della Red Bull, nel prendere le difese di Lewis Hamilton, ha ricordato che in quel momento, siccome si trovava davanti a tutti, il britannico aveva tutto il diritto di "dettare il passo", ritenendo opportuno rallentare in maniera repentina, poiché probabilmente era ancora troppo presto per procedere a velocità sostenuta.

Insomma, dopo le dichiarazioni cavalleresche d'inizio stagione, il mondiale di Formula 1 è ormai davvero entrato nel vivo, con Hamilton e Vettel che sembrano aver messo da parte la stima e il rispetto reciproco dimostrati nelle prime fasi di questo 2017, dando il via ad una profonda guerra di nervi che, alla lunga, potrebbe risultare decisiva per la vittoria del titolo mondiale. E come accade spesso in questi casi, quando ci sono degli scontri, con relative polemiche, emergono anche le reali antipatie e simpatie tra i vari piloti del Circus.