Sabato 3 giugno non è solo la data della gran finale di Champions League, ma è anche il giorno in cui Fabio Fognini proverà a ritrovare gli ottavi di finale al Roland Garros. Infatti dopo aver superato l'americano Tiafoe al primo turno, e aver ribadito la leadership nel Tennis italiano contro Andreas Seppi, il tennista ligure troverà sulla sua strada Stanislas Wawrinka, insomma non uno qualunque. I primi due match nel torneo di Fognini sono stati diametralmente opposti: se nel primo ha fatto di tutto per complicarsi la vita, nel secondo ha sempre avuto il controllo delle operazioni chiudendo la pratica con un netto 3-0.

Proprio da qui deve provare a ripartire se vuole provare a battere il tennista elvetico che parte favorito, ma che sa che dall'altra parte della rete c'è un vero e proprio Mr. Jekyll e Dr.Hyde.

Fognini sì

Partiamo positivi: Fognini può battere Wawrinka, ma perché può farlo? Innanzitutto Fabio ha finalmente ritrovato il feeling con questo torneo. Infatti negli ultimi anni non erano arrivati grandi risultati in Francia: l'anno scorso eliminazione al primo turno contro Granollers Pujol, mentre nel 2015, dopo aver superato Ito, l'avventura finì contro il beniamino di casa Benoit Paire. Fognini manca agli ottavi di finale al Roland Garros dal 2011, quando batté Montanes al termine di un match epico, finito 11-9 al quinto set.

Fu una vittoria amara però, infatti il tennista italiano non disputò i quarti a causa di un infortunio al ginocchio sinistro rimediato proprio durante l'incontro con lo spagnolo. Già questa ferita aperta, siamo sicuri, porterà Fognini a dare il 100% domani. Inoltre, sebbene l'unica vittoria in carriera contro Wawrinka sia arrivata sul cemento, la terra rossa è sicuramente la superficie preferita dell italiano che qualche settimana fa ha battuto Andy Murray agli internazionali di Roma.

Certo parliamo di un Murray non al 100%,ma pur sempre del numero 1 al mondo. Bisogna tenere assolutamente buoni numeri al servizio,e per giocarsela dall'inizio alla fine Fabio dovrà essere bravo anche a "sopportare" i cambi di ritmo dello svizzero, specialmente quando quest'ultimo comincia a martellare col suo formidabile rovescio.

Inutile dire che una delle chiavi è il fattore psicologico: se Fabio riuscirà a mantenere la calma, allora si può fare perché il divario tecnico non è così enorme, ma se così non fosse...

Fognini no

E ripartiamo da dove avevamo finito, il fattore psicologico. Già in genere il nemico principale di Fabio Fognini è lui stesso e il suo "lato emotivo", a maggior ragione oggi questo potrebbe essere un problema. Eh sì, perché di fronte a lui c'è uno dei tennisti mentalmente più stabili del circuito. "Stan the man" è uno di quelli che difficilmente perde la testa, è invece uno di quelli che può recuperarti tranquillamente la partita anche sotto 2-0. Anche i precedenti parlano chiaro, 1 vittoria per Fognini, 4 per Wawrinka.

Di queste 4 vittorie, 2 sono arrivate sulla terra rossa: una a Roma nel 2011 al termine di un match molto combattuto, l'altra proprio al Roland Garros nel 2010 quando lo svizzero si impose in 3 set lasciando all'italiano solo 8 game complessivi. Tecnicamente Wawrinka lo conosciamo, fa bene un po' tutto, ha un servizio solido, ma soprattutto ha un rovescio a una mano tra i più belli di tutto il circuito. Paradossalmente, Fabio dovrà giocare più sul dritto del suo avversario, che contro Dolgopolov ha concesso qualche regalo con questo fondamentale. Molto dipenderà dal numero di vincenti e dal numero di errori forzati e non, perché si sa Wawrinka è uno che il punto se lo va a cercare e non lo aspetta passivamente.