Purtroppo si chiude con un esito negativo la vicenda del piccolo Bradley Lowery che aveva fatto emozionare e commuovere allo stesso tempo il mondo dello sport e non solo. Il bimbo di soli 6 anni era affetto da una grave malattia ovvero da neuroblastoma. Era diventato una sorta di mascotte della squadra di Premier League, il Sunderland, che si era interessata molto alla vicenda del piccolo bimbo, cercando in tutti i modi di dare sempre il massimo aiuto alla famiglia. Le sue immagini avevano commosso il mondo sportivo e spesso si vedeva entrare il ragazzo in campo, supporter della squadra, al fianco del campione Inglese Jermain Defoe.

La tragica notizia

Purtroppo però una tragica notizia che ha fatto commuovere il mondo, è stata comunicata dalla madre con un post via Facebook che recitava queste parole "Vola alto insieme agli angeli". Il mondo dello sport è in lutto e tifosi e club della squadra Inglese si stanno mostrando molto vicini alla famiglia con vari post sui Social di aiuto ed incoraggiamento. Oltre a essere una sorta di simbolo per il club di Sunderland, il bimbo era stato scelto per "rappresentare" la propria nazione ed essere la mascotte della nazionale maggiore. Purtroppo però la malattia questa volta ha avuto la meglio vincendo questa partita e per il giovanissimo Bradley non c'è stato nulla da fare. Veniva considerato un eroe dalla famiglia e dagli spettatori che ne hanno sempre apprezzato il sorriso e la felicità ogni volta che scendeva in campo con i campioni preferiti al proprio fianco.

Defoe, campione dentro e fuori dal campo

Jermain Defoe è stato probabilmente il giocatore che più si era affezionato al piccolo bimbo, e infatti era lui a portarlo sul terreno di gioco regalando la felicità a questo piccolo angelo. Dopo aver appreso però la tragica notizia della scomparsa non è riuscito a trattenere le lacrime, cedendo alle lacrime durante una conferenza stampa.

Durante le sue parole Defoe continuava a piangere, mostrandosi davvero turbato e scosso dalla notizia appresa. L'attaccante oltre alla tante lacrime ha dedicato delle bellissime parole al piccolo, dicendo che è stato speciale conoscerlo. Ha anche ammesso che è stata dura per lui tenere tutto dentro e ha sofferto molto per tutta questa situazione.

Il campione era davvero legato a Bradley, che lo scortava sul terreno di gioco, tant'è che andava spesso a fargli visita a casa o in ospedale. Da oggi probabilmente a Sunderland non sarà più la stessa cosa senza il sorriso di questo povero bimbo