Là dove Vincenzo Nibali aveva conquistato la maglia gialla tre anni fa per non mollarla più è arrivato l’acuto da sogno di fabio aru sulle strade del Tour de France. Il campione della Astana ha conquistato l’arrivo in salita di Planche de Belles Filles, con un’azione di coraggio e personalità oltre che di gambe. Aru è scattato a due chilometri e mezzo rompendo la fila degli Sky che stava guidando il gruppo dall’inizio della salita. Froome e Porte non sono riusciti a rimontare sul Campione d’Italia che è andato a vincere entrando di prepotenza tra i grandi favoriti del Tour.

Gilbert e Voeckler in fuga

La quinta tappa del Tour de France era attesissima per l’approccio alle vere salite con il primo arrivo in quota di la Planche de Belles Filles. La corsa è iniziata con un ritmo molto veloce da cui è scaturita una fuga di grande qualità. All’attacco si sono portati Gilbert, Van Baarle, Voeckler, Bakelants, Perichon, Boassson Hagen, De Gendt e Delage. Il gruppo non ha però concesso troppo spazio, con la BMC che ha controllato a lungo la testa intenzionata a consegnare a Richie Porte una situazione ideale per andare a caccia della tappa. Gilbert ha poi spezzato la fuga nei chilometri prima dell’inizio della salita, con ormai il gruppo ad un minuto. Con l’ex iridato è rimasto solo Bakelants, ma il plotone è andato a raggiungerli nella prima parte della salita finale, un’ascesa di 6 km all’8%.

Sky davanti, ma Aru stacca tutti

La situazione è cambiata sulla salita finale, quando al ritmo dei BMC di Porte si è sostituito il classico trenino degli Sky. Kwiatkowski ha fatto un lavoro enorme, riducendo drasticamente il gruppo dei migliori, ma alcuni degli scalatori della squadra britannica, su tutti Landa e Henao, sono mancati completamente.

Con tutti i migliori a ruota di Nieve, Thomas e Froome, è stato Fabio Aru a rompere l’equilibrio con grande determinazione e personalità. Il Campione d’Italia è partito deciso a due chilometri e mezzo dall’arrivo, con un’azione che si è fatta sempre più indiavolata.

La Sky ha dovuto far lavorare la maglia gialla Thomas, finchè Froome ha provato personalmente a rilanciare.

Porte, Bardet e Daniel Martin hanno reagito, mentre Quintana è andato in difficoltà, così come Contador. Il ritmo forsennato e scomposto di Aru non ha avuto flessioni e il sardo è andato conquistare una vittoria di straordinaria qualità, davanti a tutti i big. Daniel Martin ha anticipato gli altri a 16’’, poi Froome e Porte a 20’’, con Bardet, Yates e Uran subito dietro con un Contador che nel finale si è ripreso leggermente.

Male invece Quintana, che evidentemente non ha recuperato le fatiche del Giro, e male anche Fuglsang che era molto atteso e che deve già lasciare la leadership della Astana a questo scatenato Aru.

La classifica generale vede ora in giallo Froome con 12’’ su Thomas e 14’’ su Aru, una situazione da lustrarsi gli occhi per il Ciclismo italiano.