Si allontana forse in maniera decisiva la speranza di vedere fabio aru sul podio del Tour de France. Il campione della Astana ha sofferto non poco la salita verso il Galibier, punto nevralgico della diciassettesima tappa. Sotto i colpi di Bardet, Aru ha perso qualche decina di secondi che non è più riuscito a recuperare nella lunga discesa finale. La tappa è andata allo sloveno Primoz Roglic, grazie ad una fuga da lontano che ha avuto tra i grandi protagonisti Alberto Contador.

Tour de France, Kittel costretto al ritiro

La prima delle due tappe alpine, con Croix de Fer e Galibier, ha offerto diversi colpi di scena in un Tour de France che resta equilibrato come non mai.

La corsa è partita con un susseguirsi di attacchi che hanno portato al formarsi di una fuga di una trentina di corridori tra cui Bettiol, Roglic, Atapuma, Pauwels, De Gendt, Navarro, Pantano, Mollema e Matthews. Purtroppo la prima svolta è stata però una rovinosa maxicaduta che ha fatto finire a terra tra gli altri anche Kittel. Il tedesco è ripartito con evidenti ferite e dopo qualche decina di chilometri ha dovuto abbandonare il Tour e il sogno della maglia verde che è passata a Matthews, anche oggi vincitore del traguardo volante. La corsa ha avuto un sussulto quando sul Col de la Croix de Fer Alberto Contador ha deciso di passare all’attacco quando mancavano ancora 130 km all’arrivo. Quintana ha provato a seguire lo spagnolo, ma ha mollato quasi subito.

Con uno sforzo intenso Contador è riuscito a recuperare il gruppo dei fuggitivi, grazie anche all’aiuto dei compagni inseriti all’attacco. Pantano e Mollema si sono poi sacrificati per tenere alto il ritmo e permettere al gruppetto di arrivare a 4 minuti di vantaggio sul plotone della maglia gialla, sempre guidato dagli Sky.

Aru in sofferenza sul Galibier

Il Telegraph ha consolidato la situazione, con i Trek a guidare la fuga e gli Sky a fare altrettanto nel gruppo, finchè sulle prime rampe del Galibier i battistrada si sono frazionati. Primoz Roglic ha ben presto dato l’impressione di avere un passo diverso rispetto agli avversari, Contador compreso.

Dopo aver subito spezzato il gruppetto, lo sloveno ha ribattuto agli attacchi di Pauwels per poi andarsene da solo e fare il vuoto. Una cavalcata davvero di grande spessore, quella del corridore della Lotto Jumbo.

La Sky ha continuato a guidare il gruppo sempre più ridotto sul Galibier, con Quintana già irrimediabilmente staccato. È stato Daniel Martin a rompere l’equilibrio con un primo scatto, ma a dare la svolta al finale di corsa sono stati i violenti cambi di ritmo portati in successione da Romain Bardet. Froome e Uran hanno risposto, non così Fabio Aru che è sembrato non aver più l’incisività dimostrata nelle prime due settimane. Il campione sardo ha lottato strenuamente ma l’ultimo affondo di Bardet lo ha portato a scollinare il Galibier con una ventina di secondi di ritardo.

Davanti Roglic ha gestito perfettamente la situazione volando verso il successo di tappa al termine della lunga discesa verso Serre Chavalier, mentre tutti gli altri fuggitivi sono stati raggiunti. Froome, Bardet e Uran, insieme a Landa e Barguil, hanno imposto un’ottima andatura e Aru, nel gruppo inseguitore come Martin, Contador e Meintjes, non è più riuscito a recuperare. Uran ha conquistato il secondo posto e l’abbuono, davanti a Froome e Bardet, con Aru arrivato ad una trentina di secondi di ritardo. La classifica è così cambiata con Froome ancora in giallo ma Uran e Bardet appaiati a 27’’ e Aru scivolato a 53’’.

Domani il Tour de France scalerà le ultime montagne con l’arrivo posto in cima al mitico Izoard.