Il momento più atteso, l'unico che probabilmente poteva dare una soddisfazione all'atletica italiana, all'asciutto di medaglie ai Mondiali di Londra, come accade ormai da diverse edizioni della kermesse iridata. Gianmarco Tamberi però non è riuscito a regalare agli italiani quantomeno l'ingresso nella finale di salto in alto maschile. Doveva saltare fino a 2,31 metri per ottenere la qualificazione diretta. 'Gimbo' si è fermato a 2,29 al pari di altri sette atleti. In ottica passaggio del turno, però, hanno pesato i tre errori commessi dal saltatore marchigiano che, pertanto, si ritrova fuori dall'ultimo atto.
Le qualificazioni del salto in lungo
Fatali, pertanto, i tre errori commessi al primo tentativo sulle misure di 2,22; 2,26 e 2,29. Dopo aver passato il penultimo ostacolo, Tamberi si è cimentato sui 2,31, ma ha fallito tutti i tentativi previsti. Sono sei gli atleti che hanno ottenuto l'accesso diretto alla finale, tra questi il favoritissimo qatariota Mutaz Barshim e, poi, l'ucraino Bohdan Bondarenko, il russo (neutrale) Danil Lysenko, il tedesco Mateusz Przybylko, il bulgaro Tihomir Ivanov ed il britannico Robert Grabarz. Con la misura di 2,29, ma con meno errori rispetto a Tamberi, hanno staccato il biglietto per l'ultimo atto del salto in alto maschile anche lo statunitense Bryan McBride, il russo (neutrale) Ilya Ivanyuk, il siriano Majd Ghazal, il tedesco Eike Onnen, il messicano Edgar Rivera ed il cinese Yu Wang.
La finale è in programma il 13 agosto, nell'ultima giornata dei campionati, con inizio alle 20.00 ora italiana. Il grande favorito per l'oro, come detto, è Barshim che quest'anno ha saltato a 2,38 metri ed ha un personale di 2,43, a soli 2 cm pertanto dallo storico primato del mondo realizzato nel 1993 dal cubano Javier Sotomayor.
Tamberi: 'Amareggiato, ma mi rialzerò'
Gianmarco Tamberi è il volto della delusione ed è profondamente amareggiato. I Mondiali erano l'occasione per il ritorno in grande stile sulla scena del salto in alto internazionale, dopo il titolo europeo e l'infortunio che gli ha impedito la partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio. "Oggi è difficile trovare qualcosa di positivo, se penso a tutto ciò che ho fatto per essere qui.
Da parte mia ho tirato fuori tutto ciò che avevo". La consueta grinta che lo ha sempre contraddistinto prende poi il posto dello scoramento. "Mi rialzerò come sempre - conclude l'atleta marchigiano - e non ho alcun dubbio che tornerò al livello in cui ero, ne sono certo al cento per cento".