Mancano ancora diverse settimane alla presentazione ufficiale del percorso del Giro d’Italia 2018, ma il quadro delle tappe di montagna della corsa rosa si sta facendo già piuttosto delineato. Il Giro del prossimo anno scatterà da Gerusalemme, con tre giorni in Israele prima del passaggio in Italia. La fase decisiva sarà come sempre sulle Alpi. Si salirà prima sulle Dolomiti e sullo Zoncolan, per poi spostarsi tra Piemonte e Val d’Aosta per il gran finale. Complessivamente ci saranno sei tappe di alta montagna sulle Alpi, equamente suddivide tra nordest e nordovest.

Giro d’Italia, un’Etna bis

Il via del Giro d’Italia 2018 sarà dall’estero, da Israele, un progetto inedito e suggestivo. Si inizierà con una cronometro a Gerusalemme, quindi si pedalerà in Israele per altre due tappe prima di passare in Sicilia. La tappa numero sei proporrà il primo arrivo in montagna. Sarà ancora l’Etna la prima difficoltà del Giro, proprio come nello scorso maggio. Stavolta però si salirà al vulcano siciliano da un diverso versante, un po’ più facile. La parte centrale del percorso con la risalita della penisola è quella più incerta. È già abbastanza definita invece la parte decisiva, quella che dalla fine della seconda settimana porterà all’arrivo. È la parte con le grandi salite, prima il nordest e poi il nordovest, tre tappe da una parte e tre dall’altra.

Il ritorno di Zoncolan e Finestre

Nel weekend che chiuderà la seconda settimana del Giro d’Italia 2018 si farà terribilmente sul serio. Le Dolomiti proporranno una prima tappa di alta montagna con una salita poco conosciuta ma molto impegnativa, Forcella Zovo, un’ascesa di circa 6 km al 10% di pendenza media. Come confermato dal Corriere delle Alpi l’arrivo di questa prima tappa di montagna sarà a Sappada o ancora più in alto alle Sorgenti del Piave, dove però ci sono alcune difficoltà a causa della strada particolarmente stretta.

Il giorno dopo si andrà in Friuli per il ritorno del terribile Zoncolan. Il progetto prevede di aprire l’inedito versante di Priola, anche se non è ancora chiaro se ci sarà un doppio passaggio sfruttando le tre diverse strade che salgono allo Zoncolan o un normale arrivo in salita. Il trittico di tappe di montagna nel nordest conterà anche su un’altra frazione ancora allo studio, ma che potrebbe riproporre il Monte Grappa, già affrontato nello scorso maggio.

Si ripartirà quindi con la cronometro da Trento a Rovereto per avvicinarsi poi al trittico finale tra Piemonte e Val d’Aosta. Come confermato da La Stampa la prima di queste tappe arriverà in salita a Pratonevoso, la seconda tornerà sul Colle delle Finestre affrontando poi il Sestriere e l’arrivo sul Jafferau. Infine per l’ultima battaglia dal Piemonte si andrà verso la Val d’Aosta con un possibile arrivo in salita a Cervinia. Da qui poi la carovana dovrebbe spostarsi velocemente verso Roma per il gran finale.