Il Ciclismo italiano ha fatto un figurone nella prima tappa di montagna della Vuelta Espana. Non solo la vittoria di Vincenzo Nibali, che ha anticipato nelle ultime battute il gruppetto con gli altri uomini di classifica, ma si può gioire anche per la solida prestazione offerta da Fabio Aru e Domenico Pozzovivo e lo splendido lavoro da gregari di Puccio, Rosa e Moscon. Nibali ha sofferto un po’ sull’ultima salita quando ha attaccato Froome, ma ha poi recuperato in discesa cogliendo il momento buono per l’attacco risolutivo.
Nibali: ‘Ho sofferto in salita’
La terza tappa della Vuelta Espana ha visto entrare in scena le montagne e i protagonisti più attesi per la vittoria finale. La Sky si è dimostrata fortissima, e questa non è certo stata una sorpresa, ma rispetto al Tour si è visto un Froome molto aggressivo. Il campione britannico ha fatto selezione sull’ultima salita e solo Chaves è rimasto con lui. In discesa sono rientrati anche Aru e Bardet e ormai all’ultimo chilometro anche un gruppetto con Vincenzo Nibali e Domenico Pozzovivo. Il capitano del Team Bahrain non ha avuto neanche il tempo di rifiatare, rilanciando subito per andare ad anticipare tutti gli altri e scongiurare la volata in cui sarebbe stato battuto.
È arrivata così la vittoria per Nibali. “In salita ho sofferto un po’ per il ritmo altissimo della Sky”, ha ammesso il campione siciliano al giornale spagnolo As. “Non so come ho recuperato per lo sprint, ma per fortuna sono riuscito a vincere. È stata una giornata molto calda e alcuni corridori hanno patito per questo”, ha continuato Nibali, che è rimasto molto cauto sul prosieguo della Vuelta, vista anche la notevole dimostrazione offerta da Froome e da tutta la Sky.
“Froome è un grande avversario, sarà una Vuelta molto difficile” ha concluso il capitano del Team Bahrain.
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Aru: ‘Giorno per giorno’
Molto incoraggiante è stata anche la prova di Fabio Aru.
Sul capitano della Astana c’era qualche dubbio visto che è la prima volta che corre due grandi giri uno dietro l’altro. Le risposte in questo primo test sono state molto buone. Aru ha scollinato a pochi secondi da Froome ed è rientrato in discesa, dimostrando buona reattività e lucidità. “Preferiamo continuare a vivere la corsa giorno per giorno”, ha dichiarato al sito ufficiale della sua squadra un Aru molto prudente. “Dopo il Tour non ho più corso e non so come potrà reagire il mio corpo. Scoprirò come mi sento, anche in conseguenza della stagione che ho avuto, preparando il Giro, poi correndo il Tour e ora la Vuelta” ha concluso Aru.
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