Il futuro di Luke Rowe è pieno di incertezze dopo il grave e assurdo infortunio in cui è incappato ad inizio agosto mentre faceva rafting durante una festa di addio al celibato. Il corridore britannico del Team Sky si è frantumato una gamba cadendo dal gommone e finendo contro una roccia. Rowe sta affrontando un lungo e difficile percorso di riabilitazione che lo riporterà in bicicletta tra qualche mese, anche se il suo ritorno al top delle prestazioni è tutt’altro che certo e non avverrà comunque in tempi rapidi.

Rowe, un incidente terribile

A 27 anni Luke Rowe ha subito un traumatico stop per la sua carriera che stava entrando nel periodo in cui tutti i corridori raggiungono il massimo delle proprie prestazioni.

Rowe ha gareggiato per l’ultima volta al Tour de France, accompagnando Chris Froome verso l’ennesimo trionfo. Poi il corridore della Sky si è preso un periodo di riposo in cui è tornato a casa per partecipare anche al matrimonio del fratello Matthew, ex corridore. Ma i festeggiamenti dell’addio al celibato lo hanno portato a prendersi qualche rischio di troppo. Rowe ha partecipato ad una gita in rafting, ma è caduto dal gommone e con una gamba è finito pesantemente contro una roccia. L’impatto è stato terribile ed ha lasciato allo sfortunato corridore ben 22 fratture. ‘Era davvero orribile, sono caduto da un’altezza abbastanza bassa ma non mi aspettavo l’impatto e mi sono frantumato, complessivamente 22 fratture”, ha ricordato Rowe parlando a Cyclingnews.

“Al momento tutto sembra andare per il meglio e non ho bisogno di altre operazioni, ma due giorni fa ho visto le radiografie ed ho capito che il ginocchio è ancora in disordine”, ha continuato il corridore della Sky.

I dubbi sul futuro

Nonostante i miglioramenti delle ultime settimane, Luke Rowe non sa ancora quale potrà essere il suo futuro da corridore professionista.

“Con questo tipo di infortunio non ci sono garanzie, ogni persona è diversa. Con i progressi fatti ci sono possibilità di tornare al 100%, ma sarà un percorso molto lungo”, ha spiegato ancora Rowe, che sta intanto pedalando su una cyclette con la sola gamba scampata all’infortunio. “Ma è più per la testa, per non rimanere sempre fermo sul divano” ha raccontato il corridore.

“Ci sono momenti difficili, i Mondiali sono stati uno di quelli perché dal 2009 ci sono sempre stato ed è stata una pillola dura da buttare giù” ha spiegato ancora Rowe. Nel suo lungo percorso di riabilitazione il corridore della Sky ha provato a fare qualche ipotesi sul suo ritorno in gruppo per capire poi quale sarà il suo grado di competitività: “E’ difficile dirlo, possono volerci sei come diciotto mesi. Potrei tornare la prossima estate intorno al Tour de France, ma ognuno è diverso”, ha concluso Rowe.