Non è un periodo semplice per Gianni Moscon, nonostante le ottime prestazioni del giovane corridore trentino. Dopo la squalifica per traino rimediata al Mondiale, il corridore della Sky è finito nell’occhio del ciclone per un episodio ancora da chiarire avvenuto durante la Tre Valli Varesine. Lo svizzero Sebastien Reichenbach ha accusato Moscon di averlo fatto cadere di proposito durante un tratto di discesa. Anche se il corridore della Sky ha negato tutto, sicuramente tra i due non c’è grande simpatia da quando Moscon fu sospeso per un insulto razzista portato alla luce proprio da Reichenbach.

Moscon – Reichenbach, il precedente

Gianni Moscon sta vivendo una stagione particolarmente turbolenta. Ad aprile è stato sospeso dal Team Sky per sei settimane per aver rivolto al collega Kevin Reza un insulto razzista, un episodio avvenuto durante il Giro di Romandia. A dare grande risalto a quell’episodio fu soprattutto un tweet di un compagno di squadra di Reza, lo svizzero Sebastien Reichenbach. Moscon ha scontato la sua sospensione, è tornato, ha ricominciato a brillare sia alla Vuelta Espana che ai Mondiali, dove pure ha concluso con una squalifica per traino. Ma ora il corridore trentino e Reichenbach sembrano essere tornati a contatto. Durante la Tre Valli Varesine di ieri, martedì 3 ottobre, lo svizzero è caduto pesantemente in discesa, riportando una frattura al gomito che lo ha costretto a chiudere anticipatamente la stagione e a rinunciare al Lombardia di sabato prossimo.

‘Moscon, un gesto deliberato’

A causare la caduta e l’infortuno di Reichenbach sarebbe stata una manovra azzardata di Gianni Moscon. “Farò una denuncia contro Gianni Moscon perché mi ha buttato deliberatamente per terra” ha dichiarato senza mezzi termini il corridore della FDJ al giornale Le Nouvelliste. “E’ stato un gesto deliberato e diversi corridori sono pronti a testimoniare in mio favore.

In discesa l’incidente sarebbe potuto essere ancora più grave” ha continuato Reichenbach, che è convinto che Moscon abbia agito per vendicarsi quel tweet in cui fu accusato di razzismo.

Dal canto suo Moscon ha respinto la ricostruzione del corridore svizzero. “Non è vero, non ho niente a che fare con la sua caduta. La strada era ruvida e a Reichenbach sono scivolate le mani dal manubrio. Non ho mai parlato con lui nella mia vita” ha dichiarato il giovane trentino alla Gazzetta dello Sport.